Il Bonus barriere architettoniche è stato salutato sin da subito come il bonus più etico e più interessante tra i vari bonus casa.
Si tratta di un bonus bonus ricco perchè vale il 75% sull’eliminazione delle barriere architettoniche. Vediamo cosa cambia ora relativamente a questo bonus.
Ben il 75% per installare ascensori o rampe ed in generale per rimuovere ogni barriera architettonica che possa rendere la vita difficile alle persone diversamente abili sia in casa che in condominio.
Il 75% come detrazione IRPEF ma anche come cessione del credito o sconto in fattura: tanti avevano applaudito questo strumento che sembrava molto lontano dai pasticci e dalle frodi emerse con i bonus casa. Eppure i 4,4 miliardi di frodi emersi sul bonus casa avevano finito per travolgere anche questo bonus. Il Governo per arginare le tante frodi (che però riguardavano quasi sempre il bonus facciate) aveva messo il tetto ad una sola cessione poi alzato a tre. Una prima tegola per il bonus barriere architettoniche.
La normativa a con il limite a tre cessioni è davvero penalizzante per il mondo dell’edilizia perchè le poste e gli altri istituti finanziari abilitati prima di accettare il credito chiedono tanti documenti e pretendono verifiche che molti considerano abnormi.
Ma è proprio lo stesso portale di Poste Italiane a sottolineare che i tempi sono lunghi è la documentazione è notevole. Ricordiamo poi che i controlli sono durissimi ed al tecnico asseveratore che sbaglia sono comminati addirittura sino a 5 anni di carcere. Ma l’altro grande problema sono i costi.
Infatti i costi delle materie prime per l’edilizia crescono di giorno in giorno ed i cantieri hanno già cominciato a fermarsi. Insomma uno scenario complesso che ha reso il mondo dei bonus casa decisamente meno graditi e vantaggiosi. Ma adesso entra in vigore una novità che a detta degli esperti può far ritornare in pista questo bonus. Innanzitutto la rimozione delle barriere architettoniche può avvenire usando questo bonus ma anche usando il Superbonus 110%. Infatti facendo passare questi lavori come trainati di quelli del superbonus, anche questi beneficeranno del 110%.
Ma la vera novità già entrata in vigore sono i massimali del MiTE. Proprio in virtù dell’inflazione è arrivato il decreto che alza addirittura del 20% i massimali per tutte le voci di spesa dei bonus casa. Un aumento notevole che può riportare una boccata d’ossigeno nel settore. Questo anche perchè i nuovi massimali non sono chiavi in mano come si temeva. Con il nuovo decreto che tiene conto dei rincari certamente i cantieri hanno un’arma in più per far quadrare i conti.
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