Il reddito grillino è sempre in bilico perché la scoperta di tanti furbetti spinge le forze dell’ordine a controlli sempre più serrati.
Le polemiche politiche sul reddito grillino sembrano non finire mai perché questi fatti di cronaca offrono sempre nuovi spunti alle forze politiche che ne chiedono l’abolizione.
Non mancano beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza che hanno tante proprietà o che addirittura possiedono ville e Ferrari. Queste notizie fanno scalpore nell’opinione pubblica e i controlli si fanno sempre più stringenti.
In sostanza la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate vogliono capire se i beneficiari del reddito di cittadinanza ne beneficiano in modo lecito oppure se occultano lavori non dichiarati o ricchezze non trasmesse al Fisco. Ma vediamo che cosa viene controllato.
Le forze del dell’ordine e l’Agenzia delle Entrate stanno operando controlli ad ampio spettro. Infatti è proprio controllando minuziosamente la vita dei beneficiari del reddito di cittadinanza che si può capire chi di loro abbia effettivamente diritto e chi invece si stia approfittando di questa importante misura sociale.
La spesa di tutti i giorni sicuramente viene tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine perché ci sono acquisti che fanno automaticamente perdere i benefici al reddito di cittadinanza. Acquistare o noleggiare armi o pellicce o dedicarsi al gioco fa automaticamente decadere il beneficio. Ma sono tante le abitudini di vita che vengono passate ai raggi x perché possono essere indicative di un tenore di vita diverso da quello garantito dal reddito grillino. Infatti fino ad oggi è stato proprio incrociando i dati disponibili nei vari database ed operando controlli ambientali nei luoghi di vita dei beneficiari del reddito di cittadinanza che è stato possibile far emergere dei veri e propri sistemi criminali atti a percepire il reddito indebitamente.
Le autorità controllano l’effettiva residenza del nucleo familiare e controllano la sua vita di tutti i giorni perché è proprio così che possono emergere ad esempio dei lavori svolti dai qualche membro del nucleo familiare che beneficia del reddito ma che vengono contati all’Agenzia delle Entrate. Ma è proprio la questione della residenza di essere capitale. Infatti spesso dichiarando una residenza falsa si tiene fuori dal nucleo familiare proprio quel soggetto che ha un reddito e così il nucleo familiare fittizio dichiarato nell’ISEE appare più povero. Un trucco che le autorità vogliono scovare e reprimere in ogni modo.
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