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Ucraina: “cifre mai viste” ecco quanto la guerra sta costando all’Italia

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Salvatore Dimaggio

La guerra in Ucraina ha messo in ginocchio il paese asiatico colpito dall’invasore russo, ma ha messo in ginocchio anche la stessa Russia.

Infatti la NATO non potendo attaccare direttamente la Russia per evitare un conflitto mondiale, ha stretto attorno al paese guidato da Vladimir Putin un duro embargo.

Per la Russia si avvicina l’ipotesi del default. Ma il problema è anche per l’Europa e soprattutto per l’Italia. Vediamo quanto sta costando al nostro paese questa terribile guerra.

La lunga lista dei costi

La guerra in Ucraina pesa sul nostro paese in tante maniere diverse. Innanzitutto la produzione industriale a causa della guerra ha subito una vera e propria batosta. Ma oltre al crollo della produzione c’è anche un vero e proprio crollo dei consumi.

Infatti una famiglia media a causa della guerra paga ben €1300 in più su luce e gas. E circa €300 in più per fare la spesa al supermercato. L’inflazione poi oscilla tra il 6 e il 10%. Questo sicuramente costringerà le famiglie a stringere la cinghia ancora di più. Per le famiglie più povere questo significa un concreto rischio di non riuscire ad andare avanti e per tutti gli altri significa far crollare ulteriormente consumi e Pil.

Per il Paese è una stangata

Quest’anno le famiglie globalmente a causa della guerra dovrebbero spendere circa €2000 in più rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda la crescita economica che si sperava poter arrivare al 6%, ormai per il nostro paese è stimata attorno al 3% ma potrebbe essere anche più bassa. Ma oltre alla stangata sull’economia, sulle imprese e sulle famiglie c’è il costo vero e proprio della guerra che è veramente pesantissimo. Con la guerra in Ucraina l’Italia passa dai 25 miliardi di euro all’anno in spese belliche ad addirittura 38 miliardi all’anno. In sostanza l’Italia in questo 2022 spenderà 104 milioni di euro al giorno in spese belliche.

Spese militari importanti

Questo significa che quest’anno l’Italia andrà a destinare il 2% del PIL alla spesa legata alla Difesa. Insomma un peso enorme per il paese che molti contestano. Non sono solo i pacifisti a contestare queste fortissime spese per la guerra, ma anche vari economisti sottolineano come il peso per lo stato sia notevole. Tra l’altro il piano nazionale di ripresa e resilienza sicuramente andrà ricalibrato. Il Ministro Franco ha detto che i target del PNRR rimangono sempre quelli, ma sicuramente molte cose saranno da rivedere perché le spese di guerra e la batosta sull’economia costringeranno il governo a cambiare parzialmente rotta.

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