La Naspi è uno di quei sussidi realmente preziosi perché va a aiutare chi sia rimasto senza lavoro.
In un momento così duro per la nostra economia e con il costo della vita che aumenta in maniera realmente drammatica la Naspi ricopre un ruolo importantissimo.
Innanzitutto è importante ricordare che la Naspi 2022 non è in conflitto con il Reddito di Cittadinanza. Questo vuol dire che si possono percepire entrambi i sussidi contemporaneamente.
Attenzione però perché la Naspi va ovviamente segnalata nell’ISEE, quindi il reddito di cittadinanza sarà calcolato tenendo presente anche il sussidio per la disoccupazione.
Ma vediamo quali sono i paletti per ricevere la Naspi. Ricordiamo che per avere la Naspi bisogna essere disoccupati e che nei 4 anni precedenti all’attuale disoccupazione bisogna aver avuto almeno 13 settimane di contributi versati. Se questi sono i due paletti fondamentali per beneficiare di questo importante sussidio, vediamo adesso come si calcola e perchè da quest’anno la cifra mensile cambia per ogni mese. La naspi è pari al 75% della retribuzione media mensile. Attenzione però perché parliamo della retribuzione media mensile relativa all’ultimo quadriennio.
Ciò vale se la retribuzione media mensile sia entro la cifra di €1227,55. Se è superiore, la maggior retribuzione viene computata mediante un particolare calcolo. In questo 2022 è arrivata una novità importante e purtroppo peggiorativa riguardo la Naspi. Infatti dal sesto mese di percezione del sussidio comincia a scalare costantemente del 3% al mese. Quindi sino al quinto mese l’importo è costante e deriva dai conteggi relativi a quanto si è percepito nel quadriennio precedente, ma dal sesto mese scenderà ogni mese sino a terminare il ventiquattresimo mese.
Non sono mancate le polemiche per questa novità. Infatti il Paese si trova a fronteggiare una crisi durissima e la spirale dei rincari mette a dura prova le famiglie. In un momento del genere e con l’economia uscita a pezzi dalla pandemia di Covid, molti speravano in un potenziamento di questa importante misura. Il fatto che la si sia indebolita ha suscitato molte contrarietà.
Comunque sia la Naspi non può superare i 24 mesi. Ricordiamo che il calendario della disoccupazione Naspi non è assolutamente fisso. Infatti ogni mese l’INPS decide il nuovo calendario basandosi su proprie esigenze organizzative. Però è vero anche che con una – due settimane di anticipo i dati relativi ai pagamenti sono disponibili sul fascicolo previdenziale dell’INPS. Quindi basterà andare sul proprio fascicolo previdenziale INPS per conoscere il giorno in cui si percepirà l’indennità di disoccupazione Naspi.
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