La parola d’ordine di tanti economisti e tante società di analisi oggi è “povertà”. Uno spettro terribile che minaccia la società italiana molto da vicino.
Vediamo perché e che cosa sta cambiando. Attualmente le famiglie italiane in povertà assoluta sono il 7,5%. Un dato veramente duro ed impressionante che dimostra la grande fragilità dell’economia italiana ma anche le grandi disparità tra ricchi e poveri.
Ma il problema maggiore è che secondo molte proiezioni economiche i terribili rincari della guerra in Ucraina potrebbero mandare tantissime altre famiglie italiane al di sotto della soglia di povertà.
Tante imprese a rischio: disoccupazione
Un allarme sicuramente drammatico che purtroppo fa il paio con altre situazioni molto difficili. Bisogna tener presente che i rincari generalizzati che stiamo patendo in questi mesi non solo sono una tragedia per le famiglie più fragili, ma mettono a rischio anche tantissime imprese.
Quindi il rischio è che il numero dei disoccupati possa aumentare di colpo andando a rendere ancora più complesso il quadro per la tenuta sociale del nostro paese. In effetti a questo punto è proprio la tenuta sociale stessa ad essere a rischio perché la continua crescita di cittadini e famiglie povere diventa un elemento di forte turbolenza sociale.
Reddito di cittadinanza
Da quando non esiste più il reddito di emergenza, il reddito di cittadinanza è diventata l’unica vera rete di protezione delle famiglie italiane. Una rete di protezione sicuramente preziosa ma dagli esperti giudicata anche molto fallace. Specialmente al sud, infatti, sono tantissimi i nuclei familiari in povertà assoluta che non riescono a percepire il reddito grillino. Assurdi cavilli burocratici, una macchinosità esagerata nelle richieste, ma anche il tanto chiacchierato ISEE impediscono alle famiglie italiane di percepire il reddito.
ISEE che inganna
Non si contano infatti nel meridione i nuclei familiari che ormai non riescono più neppure a procurarsi del cibo eppure che a causa della proprietà di appartamenti o terreni fatiscenti che non riescono a ristrutturare e neppure a vendere non possono neppure percepire il reddito grillino. Purtroppo secondo gli economisti la guerra in Ucraina si trasformerà probabilmente in una vera e propria bomba sociale per il nostro Paese o perlomeno il rischio è molto forte. Molti invocano un cambio radicale del reddito di cittadinanza in modo tale da renderlo più inclusivo ed a prevenire il forte impatto sociale della guerra prima che si manifesti concretamente.