La situazione delle famiglie e delle aziende italiane non è affatto semplice con questa crisi.
Ma dall’INPS arriva una novità positiva per alcune fasce di reddito. L’INPS riprende una novità nata con l’attuale legge di bilancio. Infatti è stata proprio la legge di bilancio relativa all’anno in corso ed approvata alla fine dello scorso anno ad aver riconosciuto un esonero dello 0,8% dei contributi previdenziali.
Dunque un concreto risparmio a carico di tanti Italiani ma vediamo quali sono i paletti per beneficiare di questa norma. Innanzitutto si tratta di uno sgravio una tantum.
Con questa misura si intende dare un aiuto a tutti i lavoratori sia del pubblico che del privato, con qualche eccezione. Una misura sociale che è utile conoscere.
Riguarda i contributi previdenziali per invalidità ma anche quelli per vecchiaia. Un altro paletto importante è che la retribuzione effettivamente imponibile sia entro i €2692 al mese. Questa cifra andrà calcolata su 13 mensilità. Quindi grazie a questo esonero dello 0,8% i lavoratori avranno un effettivo vantaggio sulla busta paga. Infatti questo risparmio dei contributi si tradurrà immediatamente in un aumento proporzionale della busta paga.
Ma attenzione ad alcuni paletti. Oltre al limite già visto della retribuzione mensile che non può superare i €2692 vi è un altro paletto fissato dalla normativa. Infatti da questo vantaggio economico sono esclusi i rapporti di lavoro domestico. La motivazione di questa esclusione è molto semplice. Infatti i lavoratori domestici vedono delle aliquote previdenziali già ridotte. Per tutti gli altri invece il vantaggio c’è. Non ha importanza che si tratti di lavoratori del pubblico o del privato: in entrambi i casi si avrà l’esonero dello 0,8%. Ma vediamo concretamente come si applica questo esonero.
Secondo la normativa vigente questo vale soltanto per l’anno in corso e varrà dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. È stata presentata come una misura una tantum e quindi non ci sono certezze riguardo al 2023. Per quanto se ne sa oggi, nel 2023 questo risparmio effettivamente non ci dovrebbe essere. Ma le associazioni a tutela de consumatori sono critiche nei confronti delle misure sociali del Governo di fronte a questa grave inflazione. Infatti troppe famiglie rischiano di non farcela e si invocano aiuti più corposi e strutturali.
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