Parlare di IMU in questo periodo significa toccare un argomento assolutamente delicatissimo. Infatti la temutissima riforma del catasto rischia di essere una stangata tremenda per i proprietari di case italiani.
L’IMU è una tassa che arriva a pesare tantissimo sugli italiani e infatti le critiche quando si tratta di questo balzello certamente non mancano. Sentir parlare di rimborso per l’IMU 2021 potrà sembrare sorprendente eppure è proprio il decreto energia ad aver disposto questa novità.
L’IMU in generale rischia di aumentare e tanto. Infatti nonostante la riforma del catasto dovrebbe non mettere le mani nelle tasche degli italiani come ha assicurato il Governo Draghi, molti hanno dei dubbi. Infatti il governo ha minacciato addirittura la crisi se non si fosse fatta passare la riforma del catasto e questo ha fatto dire alle associazioni della proprietà edilizia che in realtà la riforma del catasto non sarà a somma zero ma sarà propedeutica una vera e propria stangata sull’IMU.
Se però i contorni della stangata futura non sono ancora chiari, come detto, il decreto energia ha disposto un rimborso dell’IMU. Ad essere al centro di questo sorprendente rimborso è l’IMU del 2021. Per il decreto energia la seconda rata IMU del 2021, vale a dire quella pagata a dicembre dello scorso anno può avere un rimborso pari al 50%. Il 18 marzo 2022 il decreto energia che non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha disposto questo rimborso del 50%. Questa agevolazione spetta alle imprese del settore turistico ma non solo. Ben 15,6 milioni di euro sono stati stanziati per questo rimborso dell’imu. Si tratterà di un credito di imposta in compensazione tramite F24.
A beneficiare del rimborso saranno le imprese turistico-ricettive, ma anche il mondo del comparto fieristico, i complessi termali e i parchi acquatici.
Per poter beneficiare dello sconto IMU c’è bisogno che questi soggetti siano titolari delle imprese, ma anche proprietari degli immobili dove queste attività imprenditoriali vengono esercitate. Per poter beneficiare del rimborso dell’IMU c’è bisogno di un calo del fatturato pari ad almeno il 50% rispetto al 2019. Dunque un ristoro importante per tutte quelle strutture che abbiano risentito maggiormente della crisi del Covid. Eppure non manca chi nota che questo ristoro può essere ben poca cosa se poi con la riforma del catasto verranno chieste queste cifre con gli interessi.
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