La Russia rischia fortemente di andare in default: gli analisti internazionali ne sono certi.
Per il paese di Vladimir Putin può essere davvero una grande tragedia sociale ma i rischi assai forti ci sono anche per noi. Vediamo perché l’ipotesi di un default russo potrebbe colpire duramente alcune categorie di italiani. La guerra in Ucraina ha sconvolto l’economia mondiale.
Tutto il pianeta oggi rischia di finire in recessione a causa di una guerra che sembra coinvolgere soltanto uno stato asiatico ma che in realtà ha tirato dentro tutto il mondo. I costi delle materie prime sono volati alle stelle e la tenuta economica mondiale è molto più fragile adesso. Molti correntisti di banche italiane sono seriamente spaventati per i loro conti. Mentre fino a qualche tempo fa si parlava sempre solo delle fragilità di Montepaschi, da quando è cominciata la guerra in Ucraina sono proprio Unicredit e di Intesa Sanpaolo ad essere sempre al centro dei rumors.
Effettivamente queste banche sono molto esposte nella Russia di Putin e gli economisti cercano di capire quanto può essere grande l’impatto di un possibile fallimento russo su queste banche.
Secondo gli ultimi report, queste banche sono solide e anche se Unicredit ad esempio è fortemente esposta sulla Russia ciò non significa assolutamente che ci sia pericolo per quanto riguarda i conti depositati. Ovviamente però tutto dipende da quanto durerà la guerra e da quanto diventerà probabile il default. Insomma se la guerra dovesse acutizzarsi e dovesse protrarsi troppo il sistema bancario italiano potrebbe diventare progressivamente sempre più fragile. Ma la guerra in Ucraina è un forte danno anche per le casse dello Stato.
Lo Stato infatti deve sostenere con bonus inediti le famiglie e le imprese ed i margini operativi per le casse dello Stato diventano sempre più esigui e problematici. Molti si chiedono se questo non possa mettere a rischio le pensioni. attualmente questo rischio non esiste e la speranza di tutti è che il conflitto in Ucraina si risolva al più presto possibile per non rendere più complessa la vita alle istituzioni italiane. Tuttavia non sfugge a nessuno che la guerra in Ucraina ha congelato il dibattito sul ritorno della legge Fornero e i sindacati si dicono molto preoccupati. Inoltre i sindacati sottolineano anche che la guerra in Ucraina ha completamente congelato il discorso sulle future pensioni per i giovani che essendo per la gran parte disoccupati o lavoratori poveri o precari, hanno ben poche possibilità di percepire in futuro una.
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