Inutile negarlo, i segni che annunciano una recessione planetaria ci sono. Ancora non si può parlare di certezze eppure Goldman Sachs già aveva previsto una recessione sull’Italia e sulla Germania.
Il governo Draghi alla fine del 2021 pronosticava una forte ripresa per il nostro Paese e l’ottimismo era notevole. Ma poi sono arrivate in rapida successione tutta una serie di minacce.
Vediamo perché adesso la tenuta del paese è molto più a rischio e perché anche i conti correnti non sono più sicuri come prima. Innanzitutto una forte inflazione che si è attestata imprevedibilmente addirittura al 10% ha messo a serio rischio il futuro delle famiglie ma anche delle imprese italiane.
Conti correnti: troppe minacce
Poi è arrivata la guerra in Ucraina e a stretto giro anche il temuto default russo. L’economia mondiale è sottosopra e una recessione globale potrebbe essere alle porte.
La Federal Reserve annuncia 8 rialzi dei tassi e questo fa doppiamente impressione. Da una parte rimarca come l’inflazione sia estremamente pericolosa e dall’altra parte rischia seriamente di far deragliare le borse. Ilsole24ore sottolinea come l’anello debole dell’economia mondiale adesso sia proprio l’Europa. Ma vediamo perchè una fragile Europa ed una fragile Italia possono mettere a repentaglio i conti correnti. E soprattutto perchè oggi il rischio è molto più concreto.
Alto indebitamento
L’Europa infatti paga le materie prime uno sproposito e l’euro si sta indebolendo sul dollaro. La BCE infatti non sta facendo niente per arginare l’inflazione e questo suscita profondo timore negli analisti. Infatti mentre la Federal reserve annuncia una stretta poderosa sui tassi, la BCE manterrà i tassi europei a zero. Dunque se gli americani possono sperare che la loro inflazione diminuisca, per quanto riguarda la nostra c’è poco da sperare. Peraltro JP Morgan arriva a dire che se il petrolio dovesse arrivare a 150 dollari al barile la recessione sarebbe molto più probabile. Il problema dell’Italia in particolare e anche l’alto indebitamento. L’alto indebitamento, infatti unito all’inflazione potrebbe mandare letteralmente KO il nostro paese.
Banche italiane a rischio?
Un’altra minaccia forte è la chiusura dei rubinetti russi per quanto riguarda il gas. Insomma le minacce per il nostro Paese e per tutto il pianeta sono tante ma ripetiamo è soprattutto l’Italia a scoprirsi particolarmente vulnerabile. I problemi maggiori come è facile immaginare saranno per le fasce più fragili della popolazione che già oggi fanno fatica ad andare avanti ed in caso di recessione sarebbero spedite direttamente al di sotto della soglia di povertà. Fino a solo qualche mese fa parlare di conti correnti a rischio sarebbe sembrato assurdo oppure esagerato. Ma oggi in una situazione così critica, la tenuta delle banche italiane appare effettivamente più fragile come riflesso di una maggiore fragilità di tutto il sistema Italia.