Non si placa la polemica attorno al Reddito di Emergenza. Gli ultimi dati INPS sono impressionanti.
Da quando è stato tolto il Reddito di Emergenza, ben 600.000 nuclei familiari sono rimasti sprovvisti di questa importante protezione, ma cosa succede ora?
Il Governo ha tolto il Reddito di Emergenza con il presupposto che si stesse uscendo alla pandemia di Covid e che le cose per le famiglie italiane sarebbero migliorate.
Le novità
L’INPS ha chiarito i numeri e le famiglie sprovviste del reddito di emergenza sono veramente tante. Anzi, troppe, ed ecco che qualcosa si muove.
Il Governo infatti riteneva che l’economia si sarebbe velocemente ripresa e non ci sarebbe stato bisogno di prorogare il reddito di emergenza. Tuttavia e cose nel frattempo sono cambiate e le famiglie chiedono che il ReM ritorni. Anche in Parlamento se ne discute. Vediamo perchè.
Situazione peggiorata per le famiglie
I fatti hanno purtroppo smentito il Governo. Se è vero che stiamo uscendo dalla pandemia di Covid, e comunque non è sicuro, nel frattempo la situazione per le famiglie è peggiorata e non migliorata. Infatti la fortissima inflazione degli ultimi mesi ha fatto scendere tante famiglie sotto la soglia di povertà. Anche pagare le bollette o fare benzina all’auto è diventato quasi impossibile per tante famiglie. Dunque per tanti parlamentari è arrivato il momento di fare qualcosa.
Le novità sul tavolo
In Parlamento vari esponenti di partiti politici diversi hanno rilavato che abbandonare il Reddito di Emergenza proprio nel momento in cui le cose si facevano più dure per le famiglie è stato un gesto azzardato. Ma quali sono le ipotesi sul piatto? Si parla di Bis o nuove formule. Il Governo appare chiuso sull’ipotesi di un Reddito di Emergenza 2022, ma nel frattempo la situazione peggiora e le pressioni si fanno più forti. Ecco allora che la via più praticabile sembra quella del Reddito di Base Universale. Vediamo che cosa è e come potrebbe funzionare.
Non estende il REM, ma è anche meglio
Il Reddito di Base universale non sostituirebbe il ReM ma sarebbe una misura ancora più forte di giustizia sociale. Andrebbe ad essere erogato dall’Unione Europea e sarebbe rivolto a tutti a prescindere da ISEE o altri parametri. Attualmente è possibile chiedere questa misura sull’apposito sito dell’Unione Europea ma il termine per richiederlo è il 25 giugno. Se entro questo termine un milione di europei avranno chiesto la misura, questa potrebbe diventare realtà.