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Problemi con i ticket sanitari, cosa sta succedendo

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Gianluca Merla

Aumentano i controlli riguardo i ticket sanitari, qualcosa non torna e potrebbero esserci sanzioni molto pesanti. Ecco cosa succede

(Torino/ANSA/DI MARCO)

Sono stati segnalati migliaia di verbali che hanno come oggetto presunte irregolarità riguardo i ticket sanitari. Una situazione che desta preoccupazione e mette in allarme migliaia di contribuenti. Ecco cosa succede e cosa è stato segnalato.

La raffica di controlli sui ticket sanitari ha messo in luce un evidente problema per le aziende sanitarie italiane. Sono state numerose le segnalazioni riguardo mancati pagamenti delle prestazioni ospedaliere e ora si cerca di intervenire mediante l’invio di verbali che potrebbero far partire sanzioni.

Partono i controlli sui ticket sanitari: pesanti sanzioni

Numerosi ospedali italiani hanno segnalato un importante numero di mancati pagamenti dei ticket sanitari da parte di chi usufruisce delle prestazioni ospedaliere e dei farmaci. A questo proposito, sono partiti i controlli riguardo le autocertificazioni sottoscritte da parte di chi dichiara di godere del diritto di esenzione.

Sono numerose, infatti, le truffe che riguardano le false dichiarazioni di esenzione del ticket. Truffe che recano un danno enorme sia alle aziende ospedaliere che ai cittadini che hanno vere necessità. Dopo la partenza dei controlli, infatti, si è confermata questa tendenza, per cui sono partiti migliaia di verbali che invitano gli interessati a regolarizzare la propria posizione per evitare pesanti sanzioni.

Tra le regioni che hanno scoperto, grazie ai controlli delle forze dell’ordine, pesanti irregolarità ci sono la Campania, la Lombardia e il Piemonte. Dunque, sono proprio queste le zone in cui verranno inviate il maggior numero di verbali, i quali includeranno anche more e sanzioni.

(Torino/ANSA/DI MARCO)

Nella nota, infatti, è presente una multa per il mancato pagamento del ticket sanitario. Inoltre, vi sono gli interessi legali e le spese di notifica. I trasgressori sono stati individuati grazie all’incrocio dei dati del sistema tessere sanitarie, con quelli del ministero del Lavoro.

Cosa fare una volta ricevuto il verbale

Coloro che vedono recapitarsi il verbale devono regolarizzare la propria posizione entro 60 giorni, pagando inoltre la multa nei tempi sanciti sul documento. Inoltre, il contribuente ha la possibilità di contestare il verbale entro 30 giorni dalla sua notifica.

La notifica potrebbe arrivare anche a bambini con meno di 6 anni e adulti maggiori di 65 anni con un reddito inferiore a 38.500€. Queste categorie potranno inviare la memoria difensiva, che andrà allegata alla dichiarazione dei redditi del nucleo familiare riferito all’anno precedente a quello contestato dal verbale.

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