Le pensioni sono sempre un argomento estremamente delicato, ma in questo periodo stanno arrivando notizie molto positive, ma anche molto negative su questo fronte.
Le pensioni sono la garanzia di una terza età dignitosa per tantissimi italiani tuttavia i forti rincari di questo periodo le stanno mettendo in crisi.
I pensionati fanno fatica ad andare avanti con le bollette sempre più care e con la benzina che costa sempre di più. Il Governo ha già provveduto ad adeguare le pensioni all’inflazione ma non basta perciò adesso arriva anche un nuovo intervento.
L’INPS all’inizio di quest’anno ha adeguato le pensioni al maggior costo della vita. Questo aumento è stato pari al 1,7%. Dunque le pensioni da quest’anno sono aumentate di questa percentuale.
Ma come abbiamo detto è evidente che non basta. Infatti il costo della vita è aumentato molto di più e quindi il 1,7% appare un adeguamento veramente troppo scarso rispetto ai maggiori costi che i pensionati devono affrontare. Dunque dal Ministero dell’Economia e delle Finanze arriva una novità positiva che rende più pesante la pensione degli italiani. Ma come vedremo purtroppo ci sono anche prospettive molto negative che derivano dalla guerra in Ucraina.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha precisato che il taglio dell’Irpef voluto dal governo Draghi per il 2022 non ha soltanto lo scopo di abbassare il numero delle aliquote portandole da 5 a 4, ma ha anche lo scopo di far conseguire un guadagno in termini fiscali ai pensionati. Infatti mediamente i pensionati italiani avranno un risparmio fiscale e dunque un concreto guadagno sulla pensione pari a circa €210. €210 in più per ogni pensionato italiano che possono offrire una boccata di ossigeno in questo momento così duro. Ma la guerra in Ucraina è una grave minaccia per la nostra economia e purtroppo è una grave minaccia anche per le pensioni.
Infatti tutto il dibattito sulle pensioni è stato letteralmente congelato dal Governo per affrontare la più pressante minaccia della guerra in atto. Il Governo ora deve pensare ad intervenire sulle bollette, sulla benzina deve pensare alla minaccia del blocco merci a causa dei Tir che non riescono più a muoversi ed alle varie tensioni internazionali. Dunque tutto il dibattito attorno alle pensioni è passato in secondo piano. Ma il forte timore è che l’anno prossimo si possa tornare alla legge Fornero. Questo per i pensionati di domani sarebbe davvero una bomba sociale come sottolineano i sindacati.
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