Il bonus casa è cambiato tanto negli ultimi tempi a causa di infiniti interventi normativi e chiarimenti praticamente continui dell’Agenzia delle Entrate.
C’è troppa confusione e troppi se ne lamentano. È davvero il caso di fare chiarezza. Il bonus casa ha giocato un ruolo importantissimo nel rimettere in moto l’economia durante l’epoca covid, ma poi si sono scoperte tante frodi e così le cose sono cambiate. Se il Superbonus resta attivo fino al 2025 è vero anche che quello sulle unifamiliari finirà proprio quest’anno.
Da mesi si rincorrono voci su una possibile proroga del superbonus su villette e unifamiliari anche al 2023, ma ormai si sa che questo non è possibile. Per quanto riguarda il bonus facciate ormai è sceso dal 90% al 60% e questo sicuramente lo reso meno interessante. Tuttavia l’Agenzia delle Entrate ha aperto un’importante spiraglio.
Le entrate infatti hanno detto che in molti casi l’intervento sulla facciata è configurabile come Superbonus 110%. Dunque anche riguardo la facciata se si rispettano i paletti dell’ecobonus si può beneficiare addirittura del 110%.
La novità di quest’anno è stato sicuramente il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche. È stato salutato come il bonus più etico e vale addirittura il 75%. Ma riguardo le barriere architettoniche ormai è pacifico che anche in questo caso si può sfruttare il 110% se questi lavori diventano lavori trainati di interventi del superbonus. Eppure il mondo dell’edilizia ritiene che il bonus casa possono essere arrivati addirittura al capolinea.
Sono tanti motivi che portano gli esperti a parlare addirittura di fine dei bonus casa o comunque sia di forte riduzione di questo mondo. Le questioni fondamentali sono due. La prima è la nuova normativa sulla cessione dei crediti veramente troppo complessa. Controlli a tappeto e una montagna di moduli da presentare alla piattaforma della cessione dei crediti delle Poste stanno scoraggiando i contribuenti. La durezza delle sanzioni è esagerata. Infatti dal tecnico asseveratore che sbagli sono combinati addirittura fino a 5 anni di reclusione.
Ma poi aderire ai bonus casa oggi significa avere praticamente la certezza di controlli stringenti da parte del Fisco e anche il più piccolo errore potrebbe costare multe salatissime. Dunque i bonus casa decisamente attirano di meno ma sono anche economicamente meno convenienti. Infatti i rincari sulle materie prime dell’edilizia sono stati fortissimi e con la guerra in Ucraina si è assistito ad ulteriori sovrapprezzi. Dunque a queste condizioni il bonus non ha più niente di conveniente o comunque sia la convenienza è veramente troppo troppo bassa.
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