Una novità legislativa potrebbe strappare qualche sorriso ai pensionati italiani: un accredito potrebbe risollevare il morale e le casse. Ma bisogna capire a quanto ammontano i vantaggi per ognuno.
Non c’è dubbio sul fatto che la guerra tra Russia e Ucraina ha avuto ripercussioni gravissime ed evidenti sul Governo guidato da Mario Draghi, o perlomeno sulla sua agenda politico. Anche se ormai sembra un argomento dimenticato, tra le priorità dell’esecutivo un tempo c’era anche la riforma delle pensioni, tema importante e che scalda gli animi di partiti e cittadini italiani, intenzionati a capire quale sarà il loro assegno pensionistico oggi ma anche nel futuro. Al momento è possibile sapere che il Governo ha la volontà di rimettere sul tavolo nuovamente la discussione sulla riforma. Argomento che già ha destato una certa sensibilità da parte della politica: vedi approvazione della legge di Bilancio 2022 e i nuovi scaglioni per le aliquote Irpef.
Pensioni, cosa e quanto cambia
Mario Draghi e ministri hanno evidenziato che, in base alle stime medie di ogni anno, i pensionati avranno una buona notizia: circa 210 euro di risparmio ogni anno. Una cifra che è stata ricavata attraverso una manovra del Governo ha voluto ridurre le tasse per 2,17 miliardi di euro, utilizzati per le pensioni e per riformulare le aliquote Irpef. Chiaramente bisogna sapere che non tutti i risparmi sono uguali. Coloro che rientrano nella fascia di reddito più numerosa, tra i 15-28 mila euro, avranno un risparmio di 167 euro. Coloro che godranno maggiormente di vantaggi economici e fiscali sono i cittadini nella fascia 50-55 mila euro annui: 744 euro di vantaggio fiscale. Anche se, come è intuibile, non sono moltissimi gli utenti che raggiungono quella cifra di reddito annuo: 96mila pensionati.
Età pensionabile: un altro nodo importante
Buone notizie comunque arrivano per quanto riguarda la riforma delle pensioni. Il Dicastero del Lavoro ha comunicato che se è vero che la guerra tra Ucraina e Russia ha inevitabilmente ingolfato la macchina amministrativo, il Governo ha come priorità quella di cambiare la legge Fornero: con lo scopo di tutelare i pensionati, sempre più impazienti di ottenere regole certe su un argomento così importante. A partire, ad esempio, nello stabilire un’età pensionabile certa, fissa e non soggetto a cambiamenti di anno in anno.