Nel vasto mondo dei bonus casa, il bonus prima casa under 36 è sicuramente un caso particolare.
Questo bonus infatti nasce proprio per venire incontro a tutti quei giovani che vogliano fare il grande passo dell’acquisto della loro prima casa. Un aiuto focalizzato su una categoria spesso fragile e perciò ancora più prezioso.
Questa misura offre certamente un aiuto ai giovani che mai come oggi sono vittime della precarietà e del lavoro povero. Dunque con questo bonus acquistare la prima casa non è più un miraggio.
Bonus ricco
Le agevolazioni di questo bonus sono tante. Innanzitutto non si paga l’imposta di registro ma non si paga nemmeno quella ipotecaria e quella catastale.
Già questo è davvero un gran risparmio per il giovane che stia acquistando casa. Se la casa viene acquistata da una ditta l’IVA diventerà un credito di imposta. Quindi anche se si acquista dalla ditta è come se l’IVA non ci fosse. Anche l’imposta sostitutiva per i finanziamenti beneficia di una bella esenzione. Però ovviamente ci sono anche dei paletti: l’ISEE del nucleo familiare deve essere entro i €40000. L’immobile poi non deve essere una casa di pregio. Insomma i paletti per questo bonus sono comunque sia paletti dettati dal buon senso in una logica di perequazione sociale.
Cosa ha stabilito l’Agenzia delle Entrate
Ma l’Agenzia delle Entrate ha modificato i termini rendendoli più comodi, o meglio ha confermato quelli del Milleproroghe. Vediamoli insieme. Il decreto Milleproroghe sospende fino al 31 marzo 2022 tutti i vari adempimenti per questo bonus. Vediamo dunque cosa è stato prorogato fino a fine mese per quanto riguarda questo bonus così importante per i giovani. Il termine dei 18 mesi entro i quali si deve trasferire la residenza per allinearla a quella del comune dove risiede l’immobile viene appunto prorogato. Viene prorogato anche sempre al 31 marzo il famoso anno entro cui si deve vendere la casa già posseduta.
Criticità non mancano
Ma il mondo immobiliare è in subbuglio. Innanzitutto la temuta riforma del catasto quasi certamente sarà una stangata sugli immobili degli italiani. Questo sta diventando un grande deterrente nei confronti dell’acquisto della casa. Infatti secondo molti analisti la riforma del catasto non sarà a somma zero come sostiene il Governo ma anzi andrà pesantemente ad aumentare l’IMU. L’argomentazione dei critici è che il Governo non avrebbe mai minacciato di cadere in un momento così drammatico per il mondo se la riforma non servisse a garantire un forte gettito nelle casse dello stato. Insomma un macigno che pesa sulla proprietà immobiliare che oggi viene guardata con più sospetto.