Incubo razionamenti: quando possono partire e quanto ci costeranno. Fino a qualche mese fa si parlava molto timidamente della possibilità dei razionamenti.
Ma il Premier Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa non ha avuto timore di parlare proprio dei razionamenti. Vediamo che succede.
La guerra in Ucraina ha sconvolto le carte in tavola per per tutti. L’inflazione altissima cominciata nel 2021, ma esplosa in questo 2022 ha reso sempre più complesso approvvigionarsi di tante materie prime.
Razionamenti: l’incubo diventa concreto
Progressivamente però si è capito che la questione dei prezzi diventava secondaria. Infatti di molti beni di prima necessità c’è davvero penuria. Dunque non si tratta tanto di costi che salgono ma si tratta proprio di una scarsa disponibilità di tante materie prime.
L’elenco delle materie prime di cui c’è penuria purtroppo si sta allungando di giorno in giorno. Sicuramente sta scarseggiando il diesel ed infatti nel Regno Unito già ad aprile potrebbero partire i razionamenti di questo combustibile. Ma non basta, anche il grano potrebbe presto scarseggiare. La parola razionamenti è una parola che ci rimanda immediatamente alla guerra ed effettivamente è proprio la guerra in Ucraina ad aver reso più concreta questa bruttissima possibilità ma non solo. La guerra in Ucraina da sola non avrebbe potuto rendere così complessa la catena degli approvvigionamenti alimentari e non solo alimentari.
Le parole di Draghi
La verità è che questa guerra si è inserita in un momento di brutta inflazione ed anche in una situazione nella quale il mondo stava riprendendo la produzione di tanti beni dopo lo stop della pandemia. Insomma tante cause insieme che però portano ad una marcata penuria di tanti beni. Già gli italiani hanno cominciato a fare razzie nei supermercati. Ma ecco cosa ha detto Draghi. Il presidente del consiglio ha detto di non farsi prendere dal panico perchè il governo è al lavoro per cercare canali alternativi per approvvigionarsi. Tuttavia se fosse necessario, si dovrebbe ricorrere anche ai razionamenti. Dunque neppure il capo del Governo nega più questo tremendo scenario.
Come funzionano
Quando i beni di prima necessità, e ripetiamolo tra questi purtroppo c’è anche il diesel, dovessero cominciare davvero a scarseggiare il governo potrebbe essere costretto a operare dei razionamenti. Di conseguenza si dovrebbe stabilire un meccanismo per far sì che nessun cittadino possa accaparrarsi più beni degli altri. Lo scopo del razionamento in fondo è proprio questo: evitare che alcuni possano fare razzie mentre altri rimangano senza. Una prospettiva certamente molto triste ma che può diventare concreta laddove le scorte dovessero scendere sotto un livello di guardia.