Continua la difficile situazione dei rincari. Adesso manca anche l’asfalto per le strade. Una situazione che richiede un intervento massiccio
La situazione dei prezzi è nel pieno della sua ondata e non sembra essere vicini ad una soluzione. Già nei giorni scorsi il governo era intervenuto, con le parole di Cingolani contro l’aumento del caro carburanti. Ma le problematiche non sono affatto finite.
Una crisi dei prezzi, causata anche dal confitto in Ucraina, che sembra aver colpito quasi tutti i settori economici del nostro Paese. Con conseguenze che vanno a coinvolgere anche gli interventi di ordinaria manutenzione. Proprio in questo caso, infatti, sembra che manchi anche l’asfalto per le strade. Ecco cosa sta succedendo.
La crisi dei prezzi ha letteralmente travolto il nostro Paese con evidenti ripercussioni sull’andamento dell’economia e la vita dei cittadini. I prezzi della maggior parte dei prodotti di consumo sono aumentati in maniera vertiginosa, spinti dal rincaro energia e dal rincaro carburanti.
Ci siamo già occupati delle motivazioni per cui i prezzi di materie prime stanno crescendo sempre di più. Effetti che si possono vedere anche dopo gli episodi che hanno visto i consumatori prendere d’assalto gli scaffali di molti supermercati. Tuttavia, il problema non sembra essere solo la farina e i carburanti.
Ad essere coinvolta nell’aumento dei prezzi sembra essere anche l’industria dell’edilizia. Se, ad esempio, il prezzo del bitume ad ottobre era di 285€ a tonnellata, oggi il suo prezzo si aggira tra i 600 e i 700€. Costi che sembrano poter fermare una parte non irrilevante delle attività edili.
Secondo Giorgio Mainini, delegato di Milano Bitumi. “Possiamo resistere ancora per qualche giorno – ha spiegato a Repubblica Milano – in modo da permettere ai clienti di chiudere i cantieri”. Tuttavia, il problema sembra essere molto grave e quasi tutti i cantieri ne stanno risentendo.
In pericolo, infatti, ci sono le opere pubbliche da completare e tutti gli interventi di riqualificazione, come ad esempio nelle scuole pubbliche. Una situazione che non può essere “tamponata” nemmeno da un cambiamento dei costi in quanto, come riferito da Pierfrancesco Maran, assessore ai Lavori pubblici di Milano “la Legge vieta alle aziende che vincono i bandi pubblici di ritoccare le cifre pattuite”.
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