Una novità rischia di cambiare le carte in tavola per il percepimento della misura creata per aiutare disoccupati in cerca di nuova occupazione. Ecco perché bisogna capire cosa sta succedendo.
Per i percettori di Reddito di cittadinanza c’è qualche preoccupazione in più da mettere in agenda. In verità, non dovrebbe riguardare tutti coloro che beneficiano della misura ideata e creata per affrontare il disagio dovuta alla mancanza di lavoro in attesa di una nuova sistemazione professionale. Ad ogni modo, in questi giorni soffia qualche incertezza dovuta al cambio di norme e di metodo di calcolo per fanno riattivare calcolatrici e numeri. E che inizia a destare qualche problema a chi ogni mese godeva di un sussidio economico e che ora rischia di vederselo decurtato o perfino eliminato.
Cosa accade al Reddito di cittadinanza
Con una circolare di febbraio scorso, l’Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps) ha fatto sapere che considererà le pensioni di invalidità ai fini della determinazione del reddito familiare. Si tratta di una novità assoluta in materia. Questo potrebbe dire che cambiano le carte in tavola, visto che automaticamente ha degli effetti sul valore dell’Isee, determinante per il calcolo delle somme del Reddito di cittadinanza: una somma di fattori che rischia però di far decadere dal diritto al reddito di cittadinanza, oppure di avere una decurtazione importante rispetto al monte complessivo della cifra finora percepita e che ha rappresentato in questi anni una certezza nell’attesa di una nuova occupazione professionale, magari migliore e più stabile.
Cosa è cambiato rispetto al passato
In precedenza la pensione dell’invalidità non rientrava nei parametri di calcolo del reddito di cittadinanza. In pratica, rischia di avere un effetto negativo essere un percettore di invalidità. Calcoli alla mano, il danno della perdita del reddito di cittadinanza rischia di essere maggiore rispetto all’aumento recepito dalla pensione di invalidità. A parlarne nei giorni scorsi anche qualche sindaco. In particolare, il primo cittadinanza di La Spezia ha scritto al Ministero del Lavoro, sottolineando che “continuano a pervenire richieste di aiuto da parte di persone con invalidità”. Quest’ultime, spiega il sindaco della città ligure, sarebbero “preoccupate dalla variazione dell’importo della rata del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza”.