Le famiglie italiane sono strette nella morsa di una crisi senza precedenti. Ma una brutta notizia colpisce il delicato settore delle bollette.
L’inflazione ha fatto salire alle stelle il costo di luce e gas. Una vera e propria morsa che non lascia tranquillo nessuno. Famiglie ed imprese hanno seri dubbi su come potranno riuscire ad andare avanti in uno scenario di rincari così marcati. Anche perchè con la guerra in Ucraina gli aumenti diverranno ancora più forti.
Il Governo ha provato ad intervenire su questo settore con una politica che è stata si da subito denominata bonus bollette. Ma vediamo come proprio nel momento di massima tensione sul fronte degli aumenti questa politica traballi ed il bonus sia a rischio. Innanzitutto il meccanismo di erogazione del bonus ha fin da subito suscitato polemiche. Difatti i bonus sociali previsti dal Governo erano due: uno per l’energia ed uno per il gas. Le condizioni per accedervi erano le seguenti. Vi potevano accedere tutti i nuclei sociali con un ISEE sotto gli 8.000 euro, oppure anche quelli con ISEE sotto i 20.000 a patto che avessero almeno 4 figli a carico.
Paletti troppo stretti
Ma non basta. Anche chi sia legato a macchine salvavita alimentate a corrente può chiedere il bonus sociale, purché dimostri la sua patologia ed anche il consumo della macchina per la quale chiede il bonus. In questo caso non serve l’ISEE. A beneficiare dei bonus sociali sulle bollette in via automatica sono i beneficiari di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza. Ma ora che questo sistema è entrato a regime emergono le vere crepe.
I conti non tornano
Dunque ora i bonus sono entrati effettivamente in funzione e si può fare una valutazione del loro concreto funzionamento e della loro utilità. Innanzitutto questi bonus sono davvero troppo bassi in relazione agli aumenti attuali. Ma è soprattutto pensando ai nuovi aumenti che arriveranno con la guerra in Ucraina che i Bonus mostrano il loro grossi limiti. Un piccolo aiuto a fronte di un grande problema che va crescendo. Non dimentichiamo poi, che si parla già di razionamenti e di abbassare la temperatura nelle case. Il rischio è forte, ma vediamo chi lo perde.
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Con il ricalcolo di reddito e pensione di cittadinanza, molti beneficiari hanno perso questi fondamentali sussidi sociali. Di conseguenza hanno perso anche il bonus bollette. Ma non basta. Le associazioni che tutelano le persone disabili sostengono che la procedura per il bonus per le macchine salvavita era troppo complessa e tanti non sono riusciti ad averlo.