Tutti noi siamo testimoni di un’inflazione veramente durissima ed inaspettata.
Le bollette della luce del gas ma anche la benzina salgono di giorno in giorno e i cittadini sono veramente spaventati da questa stretta fortissima sul loro tenore di vita. Anche perché questi rincari tremendi cadono proprio in un periodo fosco nel quale la forte precarizzazione del lavoro ed il rischio chiusura per tante aziende mettono ulteriore tensione ai cittadini.
Ieri è stata presa, o meglio comunicata, una decisione che avrà conseguenze pesanti sulla vita di tutti i cittadini europei e ovviamente anche di noi italiani. La Banca Centrale Europea avrebbe potuto alzare i tassi e di conseguenza smorzare la terribile spirale inflazionistica, ma ha scelto di non farlo. Non è questa la sede per entrare in polemiche e neppure per entrare in tecnicismi. Sicuramente la Banca Centrale Europea ha le sue buone ragioni. Ma lasciando i tassi a zero la Banca Centrale ha scelto di non usare la potente arma a sua disposizione per bloccare l’inflazione.
Nessun argine agli aumenti
In Italia abbiamo un’inflazione pari al 6% con un tasso stabilito dalla banca centrale che è praticamente lo 0%. In condizioni del genere la maggior parte degli economisti ritiene che l’inflazione non possa far altro che crescere all’impazzata. Se oggi ci troviamo con un’inflazione al 6% e con bollette che non ci lasciano vivere, domani ci potremmo trovare con un’inflazione a cifre veramente paurose e con la maggior degli italiani in condizione di povertà.
Uno scenario fosco
Ricordiamo che un’inflazione al 10% non è fantascienza e già gli Stati Uniti la stanno sperimentando. È giusto che il Governo e le istituzioni usino toni tranquillizzanti ed è sbagliato seminare il panico. Però è anche giusto informare i cittadini che la Banca Centrale Europea sta tenendo una politica che di fatto lascia completamente briglia sciolta all’inflazione.
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Difatti la decisione di ieri della BCE ha suscitato tante critiche, ma la Banca Centrale appare inamovibile. Il tenere i tassi a zero aiuta sicuramente le borse. Con il caos dell’Ucraina, assai probabilmente le borse internazionali avrebbero dovuto fare un tonfo. Invece abbiamo visto tanto nervosismo, ma listini che sostanzialmente tengono. Ma se la borsa ride, la gente comune ed anche le imprese piangono perchè un’inflazione che continua a salire è veramente una tragedia.