Molti sostengono che l’unico vero vincitore della terribile situazione dei carburanti sia proprio lo Stato.
Effettivamente le tasse che lo Stato impone al mondo dei carburanti sono pesantissime e con i rincari in atto le casse pubbliche festeggiano. Vediamo di scoprire cosa sono le famose accise e quanto pesano effettivamente sulla benzina che andiamo ad acquistare.
Come sappiamo tutti i carburanti sono saliti di prezzo in una maniera impressionante. In 12 mesi l’aumento è stato marcatissimo. Infatti si è passati dagli 1,5 euro per litro ai 2,2 euro. E ciò soltanto per la benzina. Per quanto riguarda il diesel si è assistito addirittura ad uno strano sorpasso, visto che il diesel in molte parti d’Italia oggi costa anche più della benzina.
Le famose accise
Sicuramente alla base di questa brutta situazione ci sono le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina ma già prima della guerra, l’inflazione globale aveva fatto il suo per una crescita vertiginosa di gas naturale e petrolio. Ma vediamo quanto lo Stato appesantisce il costo dei carburanti. La prima tassa che lo Stato impone ai carburanti è l’IVA. L’IVA in realtà è una tassa che si applica praticamente a tutto e dunque non sorprende che quello che andiamo a pagare alla pompa di benzina sia costituito per un 22% dal l’IVA dovuta allo Stato.
Tasse fuori dal tempo
Dunque questa è la tassa più scontata e meno sorprendente, ma purtroppo ce ne sono altre. Queste altre imposte sono le cosiddette accise. Le accise sono un affare d’oro per lo stato perché solo nello scorso anno hanno permesso di incassare ben 24 miliardi di euro allo Stato italiano. Attualmente le accise sulla benzina pesano veramente tantissimo. Tra benzina e gasolio siamo attorno ai 0,7 per litro.
Tasse anacronistiche e pesantissime
Le accise non sono altro che 19 mini tasse che si sono sommate anno dopo anno. Tra le varie accise figurano come ancora attive quelle degli anni trenta per la guerra in Etiopia voluta dal fascismo. Ce ne sono poi altre per il disastro del Vajont, per i terremoti in Irpinia e in altre parti d’Italia, per le missioni ONU del ’95. Insomma nelle accise c’è un po’ la storia del nostro paese ma soprattutto c’è una lunga serie di tasse che non hanno più senso da un pezzo.
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Senza le accise i cittadini risparmierebbero tantissimo perché se la benzina fosse gravata solo dall’iva ma non ci fossero le accise, costerebbe notevolmente meno ed è proprio Federconsumatori a chiarire quanto costerebbe. Infatti la benzina costerebbe 1,4 euro al litro ed il gasolio 1,5 euro al litro se non si fossero queste anacronistiche tasse.