Gli economisti ormai temono un mercato dei carburanti fuori controllo. Ecco i segnali che fanno paura.
L’embargo stabilito nei confronti della Russia sta spaventando i mercati energetici che segnano quotazioni del petrolio e del gas naturale in continuo aumento. Uno scenario da brividi anche perché i primi effetti cominciano già a vedersi.
In alcune zone d’Italia si segnalano prezzi del diesel superiori a quelli della benzina. Ad esempio il sito ForlìToday riporta come nella città tanti distributori stiano praticando un prezzo del diesel superiore a quello della benzina. Ma ripetiamo il fenomeno si sta riscontrando anche da altre parti. Secondo molti esperti questo è il riflesso di un mercato dei petroli che ormai vive la stagione contemporanea in uno stato di ansia e di paranoia. Approvvigionarsi di petrolio e di gas naturale è diventato difficile per le grandi compagnie dell’energia e di conseguenza i prezzi cominciano a subire fluttuazioni anomale e pericolose. Inutile dire che l’incognita più grossa è proprio quella della guerra in Ucraina.
Un protrarsi dell’embargo e delle ostilità potrebbe far salire i prezzi dei carburanti fino ai temuti €3 e anche fino ai €4 secondo alcuni. Intanto il governo prepara un piano di aiuti. Secondo alcune indiscrezioni il bonus carburanti di cui si parla dovrebbe avere una dotazione che oscilla tra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro. Lo scopo di questo bonus sarebbe chiaramente quello di aiutare le famiglie, ma un altro focus fondamentale è quello degli autotrasportatori. Difatti gli autotrasportatori italiani ormai minacciano il blocco merci perché non riescono più a lavorare con questi rincari della benzina.
Dunque il blocco merci diventa una prospettiva sempre più concreta e sempre più inquietante in un paese nel quale lo 80% della merce viaggia su gomma. Le associazioni a tutela dei consumatori temono che supermercati ed aziende possano avere difficoltà ad approvvigionarsi. Ma il problema maggiore resta quello delle famiglie che tra strette e rincari fanno sempre più fatica ad andare avanti. Ma vediamo le attuali prospettive sul mercato della benzina.
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I grandi player di questo mercato attualmente stanno monitorando sia la questione dell’embargo che anche quella dei paesi produttori di petrolio che si rifiutano di agire in modo concreto per aumentare la produzione. E’ una situazione chiaramente in divenire, ma il rischio che ci sia un’improvvisa ulteriore fiammate dei prezzi è reale.
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