Chi siamo

Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Assegno unico universale, quando puoi essere certo che te l’hanno pagato davvero

Foto dell'autore

Edoardo Corasaniti

Al via il nuovo contributo pensato dal Governo per aiutare famiglie in difficoltà. L’Inps ha fornito criteri e tempi per capire quanto e come spetta il bonus.

(Gazzetta del Sud)

 Da questo mese bollino verde per l’Assegno Unico Universale (Auu), uno strumento che il Governo ha messo a disposizione per le famiglie. L’obiettivo è quello di far fronte a difficoltà e problematiche economiche scaturite dalla crisi economica dettata dal Covid, che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie italiane. A farne le spese, in particolare, sono quelle con più figli a carico tra istruzione e il resto. Per coloro che hanno presentato già la domanda, si dovrebbe avvicinare ormai il tempo in cui il pagamento dovrebbe essere erogato.

Quando arrivano i soldi dell’Assegno Unico

(notizieglobali.it)

E’ stato proprio l’Inps, l’istituto nazionale previdenza sociale, a chiarire sul proprio sito internet che i pagamenti inizieranno ad arrivare dalla seconda metà di marzo. Più precisamente, da quanto si apprende, i bonifici (o le altre forme di pagamento) dovrebbero arrivare dal 15 al 21 marzo 2022. La seconda tranche riguarda invece le domande presentate dal primo marzo in poi. Per questi, i soldi dovrebbero essere erogati dalla fine del mese successivo rispetto a quando depositata. In sostanza, entro aprile.  Per aiutare alla comprensione, è utile appoggiarsi alla normativa approvata sul tema. E’ infatti stabilito che l’Assegno Unico Universale sia versato nel mese successivo rispetto a quando è stata inviata la domanda all’Istituto. Inoltre, si legge nel testo di legge, vi è la concessione per recuperare e non perdere ciò che non è stato recepito fino a marzo: per ottenere questo beneficio è necessario depositare le domande entro il 30 giugno.

Assegno Unico, chi ne può beneficiare e di che importi si tratta

(pixnio.com)

In totale, la misura adottata dal governo è di circa 19 miliardi all’anno, e va a sostituire altri strumenti già previsti. E’ stabilita un aumento di circa 6 miliardi rispetto alle somme precedentemente destinate a famiglie e genitori per la crescita dei propri figli. L’assegno è dedicato a coloro che hanno un figlio non ancora maggiorenne a carico. Ma non solo, perché il governo ha previsto anche la possibilità di dare un contributo chi ha figli tra i 18 e 21 anni. L’importo sarà inferiore. E’ possibile aggiungere nuove distinzioni: per le famiglie con Isee pari o inferiori a 15 mila euro, è previsto un assegno pari a 175 euro al mese. Scende invece la somma, a 50 euro, per un Isee che sfora i 40 mila euro.

Gestione cookie