La situazione determinata dalla guerra in Ucraina sta mettendo in allarme gli italiani e non solo.
C’è una forte paura per quello che potrebbe succedere a seguito della grave guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina e che potrebbe tirare dentro tutta l’Europa. La tensione degli italiani è forte ed in tante parti del nostro paese si sta assistendo ad una vera e propria incetta di cibo al supermercato.
Gli italiani temono la guerra, ma temono anche i rincari. Infatti a seguito del conflitto tra NATO e Russia gli aumenti del cibo potrebbero essere assai forti. Ma vediamo che cosa sta succedendo. Non sono soltanto gli italiani ovviamente ad essere spaventati dal conflitto in Ucraina. Il Governo svizzero ha diramato delle linee guida per i suoi cittadini nelle quali si parla di come gestire al meglio i rifugi sotterranei e si consiglia la popolazione di fare letteralmente incetta di cibo ed acqua.
Allarme dalla vicina Svizzera
Insomma gli svizzeri così come tanti Italiani si stanno preparando al peggio. Tra l’altro il governo della confederazione elvetica ha anche sottolineato come ai cittadini saranno distribuite pillole di iodio. Le pillole di iodio sono un aiuto in caso di avvelenamento da radiazioni. Insomma non solo tanti Italiani prendono estremamente sul serio la crisi in atto ma anche il governo svizzero sottolinea come la prudenza estrema a questo punto sia d’obbligo. Ma cerchiamo di capire che cosa stanno facendo gli italiani per cercare di distinguere ciò che è giusto da ciò che è esagerato.
Giuste precauzioni e paranoia
Sta girando su internet l’invito a ritirare i soldi dalle proprie banche. Probabilmente questa paura nasce dal forte tonfo in borsa di Unicredit e di un po’ tutte le banche italiane. Effettivamente Unicredit e la terza banca europea più esposta in Russia e di conseguenza ha subito pesantemente il crollo dell’economia del paese guidato da Vladimir Putin. Ad ogni modo oggi la banca risulta solida e non sembra effettivamente motivata l’idea di ritirare i soldi dai propri conti correnti. Tanti Italiani così come consigliato dal governo svizzero stanno effettivamente facendo incetta di cibo.
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La motivazione attualmente è quella di fare scorta oggi per evitare i rincari di domani ma anche qui da noi la paura che il conflitto possa degenerare effettivamente serpeggia. Se è vero che il conflitto in Ucraina è una pagina dolorosissima della storia contemporanea e che i pericoli non mancano l’invito però non può che essere quello a non farsi prendere dal panico. Fare scorte può essere giusto anche perché gli autotrasportatori paventano un blocco merci a causa del caro benzina ma sempre restando in un’ottica di grande distanza da qualsiasi forma di psicosi.