Novità in arrivo per Reddito di Cittadinanza, Reddito di Emergenza e Reddito di Base. Vediamo cosa cambia per le tre misure a sostegno di chi è più fragile.
Questo è un momento di grave difficoltà per le famiglie italiane uscite a pezzi dalla crisi del covid e adesso alle prese con un lavoro sempre più precario e con un’inflazione sempre più forte. Anche pagare le bollette diventa un dramma per tante famiglie e allora vediamo cosa cambia per queste tre misure.
Per quanto concerne il reddito di cittadinanza, arrivano aumenti, ma anche diminuzioni che stanno mettendo in crisi beneficiari del reddito grillino. L’INPS infatti è impegnata in una serie di ricalcoli del reddito di cittadinanza che tengano conto di alcuni sussidi sociali che sono nel frattempo aumentati. Per alcuni beneficiari questo significa un aumento, ma per la maggior parte può significare una diminuzione o addirittura una perdita.
Ricalcoli e Reddito di Emergenza
Questi ricalcoli sono attualmente un grande motivo d’ansia per i beneficiari del reddito di cittadinanza che devono anche fare i conti col fatto che quest’anno i rifiuti per perdere il reddito grillino sono scesi a due. Per quanto riguarda il reddito di emergenza purtroppo è terminato e non c’è alcuna speranza lo stato attuale che possa ritornare. Molti protestano per questo perché in realtà la situazione delle famiglie italiane è critica come non mai, eppure il governo su questo punto appare inamovibile. Ma in questo periodo le maggiori speranze delle famiglie più in difficoltà si concentrano sul reddito di base universale.
Reddito di Base: quando arriva?
Non è una misura italiana ma si tratta di una misura europea che potrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) entrare in vigore fosse addirittura già nei prossimi mesi. Sono tante le famiglie italiane che lo hanno chiesto nutrendo grandi speranze in questo strumento, ma bisogna sottolineare come allo stato attuale siamo solo in una fase referendaria. Infatti se il referendum europeo dovesse raggiungere il milione di firme entro giugno, effettivamente il parlamento potrebbe far entrare in vigore questa misura.
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Il reddito di base universale è considerato da molti economisti la migliore arma contro la povertà perché è un reddito riconosciuto a tutti indistintamente come diritto fondamentale e nei Paesi nei quali sono partiti i progetti pilota i benefici per la popolazione più povera sono stati straordinari. Ma ripetiamo, se non si dovessero raggiungere il milione di firme sul referendum on-line, il reddito di base non può partire.
