In questo periodo alcuni italiani stanno facendo scorte al supermercato. Può sembrare un gesto esagerato, ma come vedremo ci sono ragioni che possono essere fondate.
La guerra in Ucraina sta mettendo letteralmente le ali ai piedi all’inflazione. Energia gas e benzina salgono alle stelle. Le associazioni a tutela dei consumatori mettono in guardia perché nuovi rincari sono in arrivo. Sicuramente una situazione non facile quelle delle famiglie italiane ma vediamo perché chi sta facendo incetta di cibo può avere le sue ragioni a breve e a lungo termine.
Il problema più immediato per gli italiani su questo fronte è sicuramente il blocco merci. Gli autotrasportatori lo hanno minacciato più volte perché con la benzina che ha superato i €2 al litro per loro muovere i mezzi è diventato sconveniente. Ma con la guerra in Ucraina secondo gli esperti la benzina potrebbe tranquillamente arrivare a €3 al litro e a quel punto i tir si fermerebbero quasi sicuramente.
Grandi scorte di cibo
Questa è sicuramente una buona prima ragione che spinge alcuni italiani a fare scorte di generi di prima necessità. In secondo luogo c’è poi la questione degli approvvigionamenti industriali. Note marche di pasta ad esempio hanno detto che hanno grano a sufficienza per continuare a produrre i loro prodotti per un mese. Questo stato di cose è dovuto al fatto che le pesanti sanzioni nei confronti della Russia stanno bloccando tantissime merci che arrivano da lì.
Le ragioni di chi fa le scorte
Ma un’altra ragione che sta spingendo tanti italiani a fare scorta di cibo e specialmente di cibo che si può conservare a lungo è proprio la paura dei rincari sul cibo stesso. Molte associazioni a tutela dei consumatori infatti hanno annunciato che i generi alimentari tenderanno ad aumentare di prezzo e così tanti Italiani stanno comprando adesso ciò che si può conservare in modo tale da non pagarlo più caro dopo. Dunque legumi in scatola, tonno, pasta, riso, ecc. vengono conservati in dispensa dagli italiani per evitare i rincari successivi.
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Un ultimo motivo che sta spingendo gli italiani a fare incetta di cibo è la paura di uno scoppio di una guerra vera e propria. Tuttavia allo stato attuale una motivazione del genere appare decisamente esagerata ed abnorme. Benché gli eventi ai quali stiamo assistendo siano gravi e penosi, non è il caso di lasciarsi prendere dal panico. Non ci sono allo stato attuale rischi per l’Italia di rimanere a corto di generi alimentari.