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Catasto, è arrivato il momento degli accertamenti. Cosa devi sapere

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Edoardo Corasaniti

La situazione immobiliare in alcuni casi può destare qualche problema su un piano fiscale e della tassazione da pagare. Le ordinanze dei giudici e i dispositivi di legge si accavallano e a volte rischiano di confondere l’utente. 

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Per una coppia coniugata ma con residenza diversa ci sono alcune specificità da tenere a mente per quanto riguarda il pagamento dell’Imposta sulla casa, l’Imu. Il ministero dell’economia e della finanza (Mef), si legge in una nota, ha fatto sapere che tutte e due le abitazioni saranno esentante dal pagamento. In mezzo a questa circolare, però, si è messa la Corte di Cassazione secondo cui l’esonero non sarebbe previsto per nessuno dei due coniugi. Un altro tassello importante della vicenda è fissato dal Decreto legge 146/2021: nel caso in cui i due coniugi abbiano residenze diverse, l’immobile esonerato è esclusivamente uno: potranno indicarlo loro quale.
E’ evidente che ci si trova di fronte a due interpretazioni diverse e che rischiano di generare confusione.

Le due diverse ipotesi

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Al di là di quello che è il nodo sul futuro, il problema si pone anche per le retroattività. Su questo si attende una decisione della Corte Costituzionale: si torna in aula il prossimo 23 marzo. Sul tavolo della discussione ci sarebbe la proroga di 85 giorni prevista dal Decreto legge 18/2020. Due le alternative: una secondo cui nessuna delle due casa va esonerata, e un’altra dove vince almeno una casa è oggetto di esonero. Quest’ultima opzione è caldeggiata anche da alcune decisioni della Cassazione, in quanto avrebbe messo nero su bianco il principio per cui sarebbe da considerare abitazione quella definita principale dalla famiglia.

Cosa accade per i coniugi separati

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La mappa geografica appare più esplicita e meno complicata per i coniugi separati e che quindi hanno optato per la cessazione del rapporto. Indipendentemente se hanno deciso per il regime di separazione o divorzio, ciò che interessa in questo caso è la scelta di non vivere più sotto lo stesso tetto. E’ certo che sarà previsto l’esenzione dell’Imu sulla casa principale. In base a quanto previsto nell’ordinanza della Cassazione di gennaio 2022, l’accertamento della separazione fa venir meno la differenziazione tra casa principale e secondaria: ciò che rileva è la separazione.

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