E’ di pochi giorni la nuova “trovata” di Poste Italiane, che ha messo sul mercato un nuovo strumento a disposizione degli utenti.
Alla base ci sono nuovi meccanismi di funzionamento dei classici “Buoni fruttiferi”
E’ bene capire la struttura e la funzione dei buoni fruttiferi: sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e vengono garantiti dallo Stato. In più, come molti sanno, sono immessi nel mercato da Poste Italiane. Sono soggetti ad una tassazione del 12,5% ma per sottoscriverlo non è richiesta alcuna spesa. Naturalmente, l’utente che vuole investire una cifra in beni fruttiferi vuole essere a conoscenza di quanto riesce a guadagnare e in quanto tempo “l’affare” avrà, appunto, i suoi frutti.
Finora, il buono fruttifero postale più usato è quello denominato “4×4”. E’ perfetto per chi ha in mente di investire il proprio denaro in un periodo piuttosto lungo, 16 anni. In questo caso, si fa leva sui rendimenti fissi che tendono ad aumentare negli anni. Ad ogni modo, in qualsiasi momento, è riconosciuta la possibilità di richiedere il rimborso. Con una sola “penalità”: gli interessi vengono garantiti esclusivamente dopo 4 anni, 8 anni o 12 anni. Calcolatrice alla mano, è possibile capire il rendimento annuo lordo: in sostanza, dopo 4 anni si può avere il 0,20%, dopo 8 anni lo 0,30%, dello dopo 12 anni il 0,40% e, infine, dopo 16 anni, lo 0,75%.
Pochi giorni fa Poste Italiane ha lanciato sul mercato un nuovo modo di investimento: sono i buoni fruttiferi 5×5, che potrebbero attrarre coloro che vogliono investire denaro in un tempo ancora più esteso: 25 anni, basandosi su interessi fissi e crescenti. Anche per questo tipo di beni fruttiferi Poste Italiane offre l’opzione di chiedere il rimborso in qualsiasi momento. E come accade per i buoni “4×4” gli interessi non sono riconosciuti immediatamente ma dopo 5,10, 15 o 20 anni.
Come argomentato in precedenza, è necessario adoperare le percentuali per capire fino in fondo di che numeri e di che guadagni parliamo. I buoni fruttiferi 5×5 offrono un rendimento annuo lordo, dopo 5 anni, dello 0,10%, dopo 10 anni il rendimento passa a 0,20%. Continuando nel calcolo, si vedrà che dopo 15 anni avremo un 0,40%, dopo 20 anni sarà dello 0,75%. Per chiudere: dopo 25 anni, il rendimento sarà dell’1,50%.
Dal sito di Poste Italiane è consentito giocare con i numeri e simulare il rendimento del proprio buono fruttifero. Basterà cliccare sull’opzione “Simula il valore del buono”, inserire l’importo (ad esempio 10 mila euro) e una durata.
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