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Fisco: amara stangata, lo scontrino del supermercato che puoi rimpiangere

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Salvatore Dimaggio

Novità in vista per il Fisco italiano e sicuramente i consumatori non dormiranno sonni tranquilli.

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato notevoli innovazioni per quello che riguarda gli accertamenti sui contribuenti italiani. La nuova intelligenza artificiale approntata dalle Entrate può riuscire ad incrociare una grande mole di dati provenienti da fonti diverse. Lo scontrino ti può tradire.

Dunque adesso le abitudini degli italiani dovranno necessariamente cambiare perché basterà veramente poco per dare l’impressione di essere degli evasori fiscali o peggio, dei riciclatori di denaro sporco. L’Agenzia delle Entrate negli scorsi mesi ha chiesto l’autorizzazione all’autorità garante sulla privacy per poter penetrare all’interno di conti correnti e carte di credito degli italiani. L’autorità garante per la privacy dopo aver ottenuto talune garanzie ha dato il via libera questa nuova modalità di indagine. Di conseguenza oggi l’Agenzia delle Entrate può analiticamente controllare tutto quello che succede sui nostri conti, ma anche sulle nostre carte di credito e bancomat.

La nuova intelligenza artificiale analizza i movimenti

L’intelligenza artificiale ha il compito di analizzare quello che fanno gli italiani e di inserire i comportamenti sospetti in due dataset. I dataset sono delle liste che hanno un grado diverso di pericolosità. Quando si viene inseriti in uno di questi dataset i propri movimenti saranno monitorati con ancora più attenzione. Il rischio concreto è quello di sembrare evasori anche se non lo si è. Facciamo un esempio pratico. Il compito di questa intelligenza artificiale è andare a scovare qualsiasi comportamento sia considerato anomalo relativamente agli introiti di un determinato soggetto.

I due dataset del Fisco

Dunque l’intelligenza artificiale deve andare a valutare se le spese e in generale le abitudini di un individuo appaiono coerenti con quello che effettivamente guadagna. Il problema può sorgere effettivamente quando qualcuno abbia delle abitudini di spesa anomale o sbilanciate. Ad esempio il cittadino che abbia un hobby e che per quell’Hobby arrivi a spendere cifre importanti può essere facilmente attenzionato dal Fisco.

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Magari questo cittadino in realtà spende quelle cifre importanti perché fa economia su altro e non certo perché ha fonti di reddito occultate al fisco, ma questo all’intelligenza artificiale potrebbe non interessare molto e di conseguenza si potrebbe rischiare di finire in uno dei due dataset e da qui si aprirebbero le porte per gli accertamenti. Dunque con questi nuovi poteri di indagine il rischio per il cittadino onesto è che troppo facilmente possano essere fraintese determinate abitudini di spesa.

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