Con la cessazione dello stato di emergenza il 31 marzo, già da aprile potrebbe cambiare il sistema di pagamento delle pensioni che c’è stato dall’inizio della pandemia.
La data del pagamento delle pensioni è una di quelle che, specie gli anziani e chi ne ha diritto, vengono cerchiate in rosso sul calendario. Già da da qualche giorno possiamo archiviare il pagamento delle pensioni di marzo. Più esattamente, la pensione di marzo 2022 si pagavano fino al primo del mese appena iniziato. Dunque, ad interessare adesso sono le pensioni del prossimo mese, aprile. Ma perché è interessante capire se c’è qualcosa di nuovo? La risposta si collega a quanto accaduto finora con il Covid.
Come ormai ripetuto in tutti i modi, il 31 marzo 2022 termina lo stato di emergenza, che da gennaio 2020 ha comportato una serie di misure strategiche volute dal Governo per fronteggiare la pandemia da Coronavirus. E’ intenzione del Governo guidato da Mario Draghi non prorogare lo stato di emergenza. Durante questa fase, il meccanismo del ritiro dell’assegno Inps, ad esempio, avveniva agli sportelli Postali attraverso un sistema di turnazione alfabetica e di anticipo. Pragmaticamente parlando: le pensioni del mese di gennaio venivano pagate entro il 31 dicembre, quelle di febbraio entro il 31 gennaio, e quelle di marzo entro il 28 febbraio e così via. Dunque, di conseguenza alla fine dello stato di emergenza, il pagamento delle pensione 2022 dovrebbe essere l’ultimo con lo strumento dell’anticipo e della turnazione alfabetica. Questo vuol dire che da maggio, a meno che il Governo non decida di prorogare lo stato di emergenza o eventualmente adottare una misura ad hoc, la turnazione alfabetica potrebbe andare in pensione a maggio.
Ma c’è un solo Ente che può chiarire con certezza quale sarà lo strumento e il meccanismo attraverso il quale saranno pagate le pensioni 2022. Nei prossimi giorni, infatti, Poste Italiane pubblicherà il calendario ufficiale che renderà noto le date e le scadenze per i pagamenti delle pensioni a partire da aprile 2022, che rappresenta il primo mese senza lo stato di emergenza dettato dal Covid-19. Naturalmente, tutto il discorso non vale per coloro i quali hanno superato il sistema dell’assegno Inps da ritirare agli sportelli postali e hanno adottato la domiciliazione in banca o direttamente sui conti postali: in questi casi appena elencati, il pagamento avverrà come al solito senza muoversi o stare in coda agli sportelli.
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