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Borse gelate dalla guerra: banche mandano KO FTSEMib e correntisti

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Salvatore Dimaggio

L’escalation militare in Ucraina sta spaventando il mondo e sta incrinando equilibri antichi.

Le borse globali sono in fortissima sofferenza e sono i titoli bancari quelli più penalizzati. I correntisti italiani cominciano ad aver paura per la tenuta delle banche del bel paese: cerchiamo di capire cosa sta succedendo.

La tensione attorno al Ucraina era alta da tempo, ma ben pochi avrebbero immaginato uno scenario così catastrofico. Nei confronti della Russia si annunciano sanzioni pesantissime che potrebbero mandare il paese anche in default. Molti in Russia criticano aspramente Putin per aver fatto precipitare gli eventi in questo modo ed in effetti sia la borsa di Mosca che il rublo sono in caduta libera. Ma se la Russia piange a causa delle sanzioni e di un crollo ormai scontato dell’economia, anche il resto del mondo non ride.

Banche affondano le borse

L’economia è una macchina complessa e profondamente interconnessa. Per questo i titoli bancari risultano particolarmente deboli in questa fase. Le banche italiane sono esposte in Russia ed un congelamento dei rapporti economici tra i due vecchi blocchi della guerra fredda può avere conseguenze disastrose. Se l’impatto più immediato di questa crisi militare è l’aumento vertiginoso del petrolio e del gas naturale, gli effetti più indiretti potrebbero aversi proprio sul settore bancario. Nel frattempo le criptovalute che erano in uno stato di debolezza ormai da tanti mesi hanno ripreso vigore.

Bitcoin forte e banche fragili: paura dei correntisti

Per gli investitori nelle valute virtuali questa è certamente un’ottima notizia ma in un certo senso per le banche tradizionali può essere letto come un campanello d’allarme. Il sistema economico russo e quello ucraino sono al collasso e così tanti cittadini di quei due paesi si affidano al mondo parallelo delle criptovalute. Ma che succede alle banche italiane. Stanno mandando al tappeto l’indice della borsa di Milano con le loro perdite. Ma quanto possono resistere a questo martellamento?

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Le banche italiane sono solide ed al momento non c’è nessuna ragione per ritenere che possano essere messe in crisi dalla guerra. Eppure sicuramente lo scenario bellico le mette in sofferenza e molti analisti sostengono che una durata particolarmente lunga delle ostilità potrebbe indebolire fin troppo il sistema bancario europeo. In altri paesi d’Europa ci sono gruppi decisamente più in sofferenza, ma, appunto è la durata di questo scenario che determinerà l’entità dei danni per i vari gruppi bancari.

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