La crisi tra Russia ed Ucraina ha scioccato il mondo, ma ha anche avuto l’effetto di far crollare le borse e di determinare un’impennata tremenda sulle materie prime.
Sono soprattutto petrolio e gas ad essere saliti ai massimi e gli esperti annunciano che sui carburanti ci saranno rincari senza precedenti. Già l’inflazione aveva fatto salire la benzina fino alla soglia critica dei €2, ma il conflitto in atto in Ucraina può ulteriormente far salire i costi dei carburanti in maniera veramente impressionante.
Gli esperti ritengono che la benzina possa arrivare a €2,50 al litro ma possa anche arrivare a toccare i €3 al litro. Sono cifre veramente tremende tanto per le famiglie quanto per le imprese. Il problema poi è anche quello del blocco merci. Infatti gli autotrasportatori già si sono fermati in varie parti d’Italia perché muovere i loro mezzi è diventato proibitivo. Infatti in alcune zone d’Italia i supermercati hanno difficoltà ad approvvigionarsi. Ma se la benzina dovesse continuare a crescere a questo regime c’è il rischio concreto che i tir possono fermarsi in tutta la penisola.
A questo punto oltre al dramma dei rincari dei carburanti in se stesso avremmo anche l’ulteriore problema del blocco merci. Una situazione veramente pericolosa dunque. Ma indiscrezioni dal Governo parlano di un bonus in arrivo. Per l’esecutivo si tratterebbe di un esborso extra pari ad un miliardo o forse addirittura ad un miliardo e mezzo. Dunque parliamo di un bonus sui carburanti piuttosto importante. Se la cifra che il governo dovrebbe mettere in campo è sostanzialmente chiara ci sono varie ipotesi su come potrebbe essere modulato questo bonus.
Potrebbe sostanzialmente ricalcare il modello dei bonus sociali per le bollette. In questo caso sarebbe un bonus legato all’ISEE e al reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza. Ma potrebbe anche essere legato al bisogno dell’auto per andare al lavoro. Molto probabilmente comunque questo bonus sarà erogato principalmente agli autotrasportatori. Difatti le proteste degli autotrasportatori si stanno facendo sempre più intense ed il governo teme l’ipotesi del blocco merci.
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Intanto le rivendicazioni delle associazioni degli autotrasportatori si fanno sempre più nette. Il pieno di un tir ha superato i 1.200 euro: con queste cifre per molti di loro il lavoro è in perdita e le loro proteste benché dure sono decisamente giustificate. Vedremo se questo bonus riuscirà a scongiurare il blocco merci.
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