Il momento è veramente durissimo per le famiglie italiane e ormai la narrativa dell’uscita dalla crisi del covid è completamente sparita dalle pagine dei giornali.
Il covid non fa quasi più paura, ma l’inflazione e la guerra rischiano davvero di mettere in ginocchio le famiglie del bel paese. Innanzitutto gli italiani di tante parti della penisola sono spaventati a causa dei supermercati vuoti. Su questo punto è importante fare chiarezza.
Effettivamente in alcune parti d’Italia come ad esempio in Sicilia i supermercati sono vuoti. Ma questo non significa che attualmente l’Italia non riesca a produrre o reperire cibo. La situazione è decisamente diversa. La benzina è arrivata ormai a cifre insostenibili e ben presto secondo gli esperti toccherà i €3 al litro. Gli autotrasportatori dunque a queste cifre hanno una forte difficoltà a muovere i loro mezzi e di conseguenza gli approvvigionamenti nei supermercati ne soffrono.
È una situazione che rischia di essere veramente pericolosa per le famiglie perché se oggi supermercati sono vuoti in poche parti d’Italia a causa di sporadici blocchi degli autotrasportatori, un domani possono succedere due cose. La prima è che a causa degli aumenti ulteriori della benzina dovuti alla guerra il blocco merci potrebbe non essere più qualcosa di sporadico ma diffondersi maggiormente in Italia e a quel punto effettivamente il problema dei supermercati vuoti potrebbe diventare un vero e proprio allarme nazionale. Ma lo scenario legato alla guerra è realmente pericoloso su più fronti.
Innanzitutto ci si attende un rincaro delle bollette veramente pesantissimo e per tanti Italiani pagare diventerà difficile anche con i bonus sociali. Inoltre gli effetti indiretti della guerra porteranno a rincari generalizzati e all’impossibilità di tante aziende di continuare a produrre. Per il nostro paese dunque si profila uno shock economico ma anche energetico molto più grave di quello legato alla pandemia di covid. Su tutto ciò resta sempre l’incognita del gas. E si tratta di una grande incognita.
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I piani dell’Italia per aumentare la propria produzione interna di gas e per tornare utilizzare il carbone sono piani comunque a lungo termine che non possono offrire respiro oggi alle famiglie. Le associazioni a tutela dei consumatori parlano di una tempesta perfetta e tornano a denunciare la mancanza di misure di protezione delle fasce più deboli.
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