Farmindustria in un comunicato pubblicato da Adnkronos ha fatto il punto della situazione sul pericolo che la delicata situazione ucraina possa avere un impatto pesante sui medicinali.
Vediamo di capire cosa sta succedendo. Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria ha voluto sottolineare la complessità della situazione e come la fliliera del farmaco possa essere fortemente compromessa.
L’attacco dell’Ucraina da parte della Russia ha sparigliato le carte in tutti gli ambiti dell’Economia e anche se oggi siamo sempre concentrati a parlare delle bollette e della filiera alimentare, in realtà i rischi maggiori derivano proprio dalla penuria di medicinali. Il problema del rincaro della benzina impallidisce rispetto a quello della penuria di medicinali. Farmindustria ci tiene a sottolinearlo perché i rischi sono assai concreti. Già l’inflazione e gli aumenti dell’energia e delle materie prime avevano messo in difficoltà le realtà che si occupano del confezionamento, della logistica e della conservazione dei farmaci.
Dunque già prima della crisi Ucraina l’inflazione aveva messo in difficoltà la puntualità nella consegna dei farmaci. Farmindustria sottolinea come il problema non sia tanto la difficoltà di reperire i principi attivi, ma come spesso manchino quei tanti elementi che servono a produrre il farmaco come possono essere filtri o altro materiale di utilizzo chimico e farmacologico. Dunque l’inflazione prima e la crisi ucraina ora rischiano di far saltare alcuni dei complessi passaggi della produzione farmacologica, mettendo in crisi tutto il procedimento. Quello che sta succedendo in Ucraina però rischia di far precipitare la situazione.
Un aumento dei costi può rendere ancora più difficoltosa la produzione dei farmaci, così come eventuali blocchi possono rallentare o in qualche caso impedire alcuni passaggi fondamentali della complessa produzione farmaceutica. Anche le sanzioni possono avere il loro peso. Infatti i blocchi commerciali incrociati che Unione Europea e Russia decideranno di imporsi a vicenda possono ulteriormente complicare il quadro. Ma che cosa devono aspettarsi i consumatori italiani?
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I rischi sono molteplici: si va da un aumento del costo dei farmaci alla difficoltà vera e propria di reperirli nelle farmacie. Insomma decisamente un quadro più fosco più complesso di quello che la sola inflazione poteva far presagire in un primo tempo. Ed è una situazione in divenire: difatti si capirà concretamente nel tempo quali sono quelle aziende e quei prodotti effettivamente più in difficoltà nella produzione o nella distribuzione.
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