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Superbonus 110%: firmato il Decreto costi, dubbi sull’analisi dei prezzi

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Salvatore Dimaggio

Superbonus 110%: la novità sulla congruità dei costi, che succede all’ analisi dei prezzi?

Il Superbonus sembra essere uscito indenne dalla stretta sulla cessione dei crediti, ma ora arriva una novità per quanto riguarda la congruità dei costi. A breve arriverà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto MiTE sull’asseverazione di congruità, ma ci sono delle strane sorprese.

Come sappiamo la stretta sulla cessione dei crediti ha tenuto in sospeso i bonus casa e tutto il comparto ha rischiato seriamente di fermarsi. La stretta sulla cessione dei crediti, infatti ha determinato il blocco di oltre metà dei cantieri. Adesso è arrivata la schiarita col limite fissato alle tre cessioni e la nuova normativa. Tuttavia questa nuova normativa se da una parte ha convinto Poste Italiane a riaprire il portale per la cessione dei crediti, non si capisce bene se sia riuscita veramente a tranquillizzare il comparto dell’edilizia. Alcuni sostengono di sì, ma altri sono più perplessi.

5 anni di carcere al tecnico che sbaglia

Anche perché 5 anni di carcere per il tecnico che sbaglia a fare l’asseverazione persino senza dolo appaiono quantomeno un deterrente. Insomma una situazione in divenire che non è detto chi riporti effettivamente il sereno. Ciò che più si contesta alla nuova normativa non è tanto il limite delle tre cessioni o il fatto che debbano essere tutte legate dal codice identificativo. Il vero limite è proprio la durezza nei confronti del tecnico che procede all’asseverazione. Ma ora il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha ultimato il decreto MiTE 14 febbraio 2022.

Gazzetta Ufficiale ed analisi dei prezzi

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è attesa per poter finalmente beneficiare del famoso 20% in più. Infatti il decreto del MiTE aumenta addirittura del 20% i limiti massimi per i costi. Tra l’altro questi nuovi limiti massimi non sono onnicomprensivi come in un primo tempo si era tenuto. Infatti finché non c’è stata l’ufficialità da parte del Ministro molti erano assolutamente convinti, o perlomeno temevano, che i nuovi prezzi sarebbero stati chiavi in mano e dunque dovessero comprendere anche IVA prestazioni del professionista, eccetera.

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Ma il portale Lavori Pubblici sottolinea una questione assai spinosa e che sicuramente farà discutere. Analizzando la nuova normativa non appare la possibilità dell’analisi dei prezzi. Non è chiaro il perché di questa scelta o se si tratti di una svista. Probabilmente però la mancanza delle analisi dei prezzi sarà oggetto di chiarimenti ulteriori.

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