Sta per arrivare marzo e a marzo viene erogato finalmente per la prima volta l’Assegno unico. E’ stata una vera e propria rivoluzione voluta dal Governo Draghi per aiutare le famiglie.
In teoria l’Assegno unico è entrato in vigore da gennaio, ma verrà erogato ai beneficiari soltanto a partire da marzo. Ma perchè non viene richiesto?
Quindi a marzo arriveranno anche gli importi dei due mesi precedenti e dunque in via del tutto eccezionale sarà triplo. Parliamo di un tipo di erogazione completamente diverso rispetto ai vecchi assegni familiari. Infatti per quanto riguarda l’assegno unico le due stelle polari che hanno orientato il governo sono stati l’ISEE, ma anche il numero dei figli a carico. Dunque tutte le famiglie che hanno almeno un figlio beneficeranno dell’assegno unico. Ovviamente quanto più l’ISEE sarà basso e quanto più il numero dei figli sarà elevato, tanto più l’assegno unico crescerà.
Infatti per le famiglie in stato di forte fragilità economica e con tanti figli, l’assegno unico può arrivare ad essere anche molto sostanzioso ma vediamo caso per caso che cosa succede. Tanti Italiani hanno presentato la domanda già all’inizio dell’anno e infatti sono proprio questi coloro i quali riceveranno l’assegno unico a partire da marzo. Questi nuclei familiari beneficeranno anche degli arretrati. Ma chi ritarda nel fare la domanda potrà comunque sia presentarla fino al 30 giugno. Ma la maggior parte degli aventi diritto, no, ed è strano: perchè perdere soldi ai quali si ha diritto?
Chi presenta la domanda fino al 30 giugno riceverà comunque gli arretrati, ma solo a partire da marzo perdendo così gennaio febbraio. Ma vediamo concretamente che cosa succede con la richiesta dell’assegno unico. La richiesta può essere fatta da un solo genitore o da entrambi. Però nel caso di genitori non sposati oppure separati o divorziati, anche l’altro genitore che non fa la richiesta dovrà entrare nel procedimento ratificando la domanda del primo. Dunque se non si è sposati ed effettivamente conviventi la domanda andrà fatta in una maniera tale che tutti e due i genitori risultino effettivamente coinvolti.
Per quanto concerne la cifra questa può essere erogata a metà tra i due genitori oppure soltanto ad uno. Dunque parliamo di una situazione molto diversa rispetto a quella dei vecchi assegni familiari, infatti essendo tutto parametrizzato all’ISEE, quella che viene in evidenza è la situazione globale della famiglia e quindi non ha più senso chiedersi chi dei due genitori debba presentare la domanda come invece accadeva per i vecchi assegni familiari.
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L’assegno unico viene maggiorato nel caso di figli disabili e si percepisce per i ragazzi fino ai 21 anni, ma è importante ricordare che dai 18 ai 21 anni è rilevante dichiarare che i figli siano impegnati in un percorso di studio o di lavoro o che siano almeno iscritti ai centri per l’impiego. Ma perchè così poche famiglie l’hanno richiesto? I CAF invitano a fare presto, ma la misura sembra piacere meno del previsto.
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