La fatturazione elettronica quest’anno è diventato un tema scottante a causa dell’estensione dell’obbligo anche ai forfettari.
Vediamo quali sono le due scadenze importanti che cadono il 28 febbraio, anche perchè riguardano due anni diversi.
La fatturazione elettronica estesa anche ai forfettari è stata una novità che ha fatto storcere il naso a molti. Per la verità l’obbligo non c’è ancora ma arriverà presumibilmente entro poco perché nell’arco del 2022 tutte le partite IVA dovranno emettere fattura elettronica obbligatoriamente. In questo momento di forte difficoltà, attribuire un ulteriore peso alle partite IVA più fragili non è stata certo una grande idea e molti l’hanno contestata. Ma vediamo quali sono le due scadenze relative alla fattura elettronica che cadono proprio il 28 febbraio 2022. Il primo obbligo da espletare assolutamente entro fine mese è il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche generate nell’ultimo trimestre del 2021. Questa scadenza va a coinvolgere tutti coloro i quali siano obbligati al bollo sulle fatture elettroniche.
Dunque per quanto riguarda le fatture emesse nel quarto trimestre 2021 i vari bolli debbono essere pagati attraverso un unico versamento che va a ricomprenderli tutti. Proprio questo versamento va fatto entro il termine ultimo del 28 febbraio. Il versamento si può fare attraverso il consueto modello F24 attraverso i canali web della piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Dunque le varie marche da bollo virtuali devono essere assolte tutte insieme ed entro fine mese. Ma il 28 febbraio c’è anche un’altra scadenza molto importante anche se riguarda un annata differente. Parliamo stavolta delle fatture elettroniche del 2020.
Per quanto riguarda le fatture elettroniche del periodo di imposta 2020 (come per tutti gli altri) è previsto come noto un processo di conservazione. Vediamo come mai il termine cade proprio il 28 febbraio 2022. Per l’anno 2020 la dichiarazione dei redditi andava presentata entro il termine massimo del 30 novembre 2021. Dunque come prevede la legge, dal termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi passano 3 mesi per l’arrivo del termine ultimo per la conservazione relativa.
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Per conservare le fatture elettroniche ci sono due vie. Ci si può rivolgere o ad enti privati che facciano questo genere di servizio, ma è importante che siano autorizzati. Ma si può anche usufruire del servizio gratuito messo a disposizione dalla stessa agenzia delle entrate. Molti contribuenti usano conservare le fatture su entrambe le piattaforme per maggiore sicurezza, ma ciò non è assolutamente obbligatorio.
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