Facciamo chiarezza sugli aumenti di marzo che i pensionati attendono con grande ansia. E c’è da comprenderli perchè la situazione negli ultimi mesi è cambiata molto.
Il carovita ha colpito duramente i pensionati e per tanti si profilano tempi difficili: l’aumento diventa ancor più importante.
Quest’anno avrebbe dovuto essere l’anno della svolta, infatti dal 2022 si sarebbe dovuta vedere la nuova normativa sulle pensioni. La fine di quota 100 ha gettato in allarme i sindacati e i futuri pensionati, ma il Governo si è preso un anno di pausa infatti la temuta riforma del sistema pensionistico ci sarà soltanto nel 2023. Per il momento il governo però si occupa dei pensionati attuali e da marzo ci sono interessanti novità che diventano ancora più importanti perché il costo della vita sta crescendo vertiginosamente.
Ecco i nuovi aumenti: necessari
Infatti molte associazioni a tutela dei pensionati sottolineano proprio come gli aumenti di luce e gas, ma anche per quanto riguarda benzina e supermercato stanno mettendo a dura prova i pensionati italiani. Dunque vediamo nel concreto che cosa succede a marzo e perché comunque per molti sarà una boccata d’ossigeno. A marzo scattano infatti gli adeguamenti all’inflazione registrati dall’Istat. Dunque tutti i pensionati italiani vedranno la pensione lievitare proporzionalmente all’inflazione misurata dall’istituto di statistica. Marzo è un mese un po’ particolare perché gli aumenti teoricamente sarebbero dovuti partire da gennaio ma sia a gennaio che a febbraio sono stati erogati in misura minore.
Conguagli e fasce
Niente paura: i pensionati alla fine non perderanno nulla perché le cifre non erogate a gennaio e febbraio saranno conguagliate proprio sulla pensione di marzo. Di conseguenza a Marzo si avrà finalmente l’aumento ma maggiorato perché ci saranno anche le cifre non percepite a gennaio e febbraio. Ma vediamo di capire in concreto cosa accade. Per i mesi di gennaio e febbraio è stato previsto un incremento del 1,6% ma da marzo entra in campo l’1,7%.
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Ovviamente la differenza sarà conguagliata sempre nel mese di marzo che così sarà leggermente più elevato dei mesi successivi dal punto di vista dell’importo. Ma l’aumento dell’1,7% non vale proprio per tutti. Infatti 1,7% vale per le pensioni che hanno un valore fino a 4 volte la pensione minima. Per tutte quelle pensioni che si trovano tra le 4 e le 5 volte la pensione minima ci sarà il 90% dell’aumento. Per le pensioni che invece superano di 5 volte la pensione minima ci sarà soltanto il 75%.