Il Superbonus è stato prorogato. Il re dei bonus casa ha ricevuto una proroga lunga che è utile conoscere nel dettaglio anche perchè ora le Entrate hanno rivoluzionato la materia.
Con l’ultima manovra di bilancio il Governo ha deciso una proroga importante per il Superbonus, ma d’altra parte ha anche introdotto un meccanismo a scalare.
Il Superbonus è davvero nell’occhio del ciclone perchè le varie frodi messe in luce dal fisco, valgono ormai 4,4 miliardi di euro e di conseguenza è arrivata la stretta sulla cessione dei crediti che ha bloccato il settore. Una situazione che si prospettava drammatica, con oltre la metà dei cantieri bloccati dall’impossibilità della cessione multipla.
Il Superbonus riparte
Ma il governo dopo aver ascoltato le giuste preoccupazioni del settore edile ha cambiato rotta ripristinando le cessioni multiple. Cessioni multiple si, ma con paletti assai stringenti e con pene durissime per chi dichiara il falso. Qui tutti i dettagli. Dunque ora dopo le nuove norme che riaprono la cessione multipla il Superbonus può ripartire ma attenzione alle proroghe. Meglio capire bene come funzionano e le novità dall’Agenzia delle Entrate. Il Superbonus beneficia di una proroga lunga addirittura sino al 2025! Ma non per tutti questa proroga è uguale. Sino al 2023 il Superbonus vale il 110%. Ma poi comincia a scendere. Infatti nel 2024 il bonus scende al 70% e l’anno dopo, il famoso 2025 varrà solo il 65% delle spese messe in campo.
Novità dalle entrate
Tutto questo che abbiamo detto fin’ora però non vale per le aree colpite da sisma. Infatti in questo caso particolare la proroga sarà davvero generosa. L’ultima legge di bilancio in effetti ha stabilito che per le aree colpite da sisma la proroga sarebbe arrivata a valere il 110% fino a tutto il 2025. Dunque una situazione fortemente più positiva per questi contesti. Ma ora l’Agenzia delle Entrate cambia tutto. Vediamo perchè. In una recente risposta all’interpello, l’agenzia veniva richiamata proprio su un intervento edilizio da realizzare su un immobile che si trova in una delle zone colpite dal sisma ma che non aveva effettivamente subito danni dall’evento.
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L’Agenzia delle entrate approfittava della domanda per offrire come sempre un principio generale. Ma questa volta il principio offerto è stato fortemente innovativo e riduttivo. Difatti nella risposta si può leggere che la proroga lunghissima del 110% sino al 2025 ha come condizione quella di essere in una delle aree colpite dal sisma, ma anche quella di aver effettivamente subito danni dallo stesso evento.