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Ucraina: tensione fa impennare gas e petrolio, italiani a rischio povertà

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Salvatore Dimaggio

L’attuale situazione inflazionistica e geopolitica è di una gravità che non si toccava da tanti anni. 

Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e quali gravi rischi corre il nostro Paese. L’inflazione è giunta a toccare soglie record tanto che ormai a livello globale si parla di un 7%.

Numeri paurosi che non si registravano dagli anni novanta e che significano rincari a raffica su luce gas e praticamente qualsiasi voce di spesa. Le associazioni per la tutela dei consumatori lanciano l’allarme: la prossima grande batosta saranno i supermercati. Infatti se i rincari su luce e gas sono stati immediati e comunque sia continueranno, quelli sulle filiere alimentari sono più lenti ad arrivare ma saranno anche più gravi per gli italiani. E si annunciano aumenti veramente drammatici sul banco del supermercato.

Una situazione esplosiva

Ma nel frattempo le tensioni geopolitiche stanno ulteriormente aumentando i prezzi del gas naturale e del petrolio e stanno facendo franare le borse. Questa valanga di aumenti incontrollati a che cosa porterà? Punto primo, per le famiglie più fragili andare avanti sarà veramente difficile se non impossibile. Punto secondo, c’è il rischio concreto che i tir possano fermarsi perché ormai il pieno di un bestione della strada costa €1.200 e le associazioni che rappresentano gli autotrasportatori hanno detto che ben presto potrebbe arrivare il blocco merci.

Cosa rischia il nostro Paese

Il Governo parla di aiuti e bonus, ma realisticamente con rincari di questo genere probabilmente potrà fare ben poco. L’Italia uscita dalla pandemia è un’Italia spaccata in due, nella quale il divario tra ricchi e poveri si è divaricato in una maniera impressionante ed oggi l’inflazione rischia davvero di mettere in ginocchio un numero impressionante di famiglie. I vari bonus promessi dal governo e comunque non ancora concretizzati in alcun modo, rischiano di essere veramente insufficienti a far fronte a questa raffica di aumenti, difficile persino da prevedere da quantificare.

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Assai grave appare la posizione della Banca Centrale Europea che continua a tenere i tassi a zero nonostante l’inflazione sia diventata autenticamente drammatica per tutti i cittadini europei. Quali sono le prossime date fondamentali per gli italiani? Innanzi tutto c’è da capire come evolverà la crisi diplomatica divenuta sempre più preoccupante. In secondo luogo c’è da sperare che il 17, nel tavolo Governo-autotrasportatori si trovino soluzioni per evitare il blocco merci. Ma decisamente la situazione appare pesante.

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