Il Fisco è a caccia di soldi e di evasori e centomila lettere stanno per arrivare ai contribuenti.
Il Governo ha bisogno di fare cassa e la lotta all’evasione è sicuramente lo strumento principe per raggiungere questo obiettivo.
Di conseguenza il fisco è a caccia di evasori e si concentra soprattutto su alcune categorie. Vediamo chi rischia e che cosa cambia. Il Fisco ha ricevuto nuovi e inediti poteri dall’autorità garante sulla privacy. Infatti l’autorità garante sulla privacy ha concesso agli inquirenti fiscali di incrociare tra loro i dati di conto corrente e carta di credito. Così facendo le spese dei contribuenti potranno essere letteralmente passate ai raggi-x. Ma perché il fisco ha chiesto poteri così penetranti? Ci sono varie categorie di contribuenti che l’amministrazione fiscale desidera esaminare approfonditamente perché il rischio di evasione e riciclaggio è alto.
3 categorie a rischio
Vediamo analiticamente chi sono. La prima categoria è quella dei beneficiari dei bonus casa. Infatti i bonus casa sono stati ribattezzati “la fabbrica delle frodi” perché 4,4 miliardi di euro di frodi sono state intercettate ed una montagna di crediti ceduti sono stati posti sotto sequestro. Dunque chiunque abbia beneficiato del bonus casa sarà a attentamente esaminato. Se ha legami con la malavita oppure se sembra essere in qualche genere di rapporto con la ditta che ha eseguito i lavori del bonus, ecco che questi saranno severi campanelli d’allarme. Anche costi fuori mercato saranno altrettanti i campanelli d’allarme che faranno presumere al fisco che qualcosa non torna.
Ecco chi rischia grosso
I bonus casa infatti ormai sono dei veri e propri sorvegliati speciali. Una seconda categoria particolarmente presa di mira dal fisco è quella di chi ha beneficiato delle detrazioni per le spese sanitarie. Anche qui tante truffe sono emerse ed il fisco desidera fare chiarezza approfondendo vari parametri. Analizzando le detrazioni fiscali effettivamente fruite, il fisco cercherà di rintracciare qualsiasi anomalia che potrà far pensare ad un utilizzo indebito di queste detrazioni. Ma sono in generale le abitudini di spesa non in linea con i redditi dichiarati a far insospettire maggiormente il fisco.
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Auto costose e abitudini di spesa che sembrano non adeguate agli introiti effettivamente dichiarati saranno particolarmente oggetto di attenzione. Anche perchè recentemente la Cassazione ha sottolineato che le spese non in linea con gli introiti vanno appositamente giustificate in caso di accertamento.