Il bonus facciate è in corso di evoluzione e sui cantieri si cercano di utilizzare le novità positive e di evitare quelle negative.
Vediamo che succede a questo bonus così chiacchierato. La manovra finanziaria approvata alla fine dello scorso anno ha cambiato questo bonus facendolo scendere dal 90% al 60%. Ma in realtà tanti hanno potuto beneficiare della vecchia normativa al 90% semplicemente avendo iniziato i lavori alla fine del 2021 ed ottemperando alle poche semplici richieste fatte dall’agenzia delle entrate. Sostanzialmente bastava aver pagato il primo 10% alla ditta per rientrare nella vecchia normativa più ricca. Dunque i tanti cantieri oggi in attività in realtà stanno ancora godendo del 90% di agevolazione per la maggior parte. Ma se il bonus facciate nel 2022 diminuisce di valore passando al 60%, aumenta però l’ambito di applicabilità. Infatti è sempre l’Agenzia delle Entrate a chiarire che anche interventi parziali sulla facciata sono agevolabili. Addirittura anche le facciate interne a certe condizioni possono essere coinvolte.
Novità positive e negative
Infatti le facciate interne che siano visibili dal suolo pubblico possono rientrare. Infatti l’agenzia con una risposta all’interpello giudicava agevolabili persino i lavori su una facciata visibile dalla ferrovia. Ma la vera batosta adesso per il bonus facciate è la stretta sulla cessione dei crediti. Infatti sarà solo fino al 16 febbraio che la cessione dei crediti multipla sarà possibile e dopo arriva lo stop che rischia di paralizzare tutta la cantieristica italiana nata con il bonus. Addirittura Poste Italiane ha già chiuso la sua piattaforma per la cessione del credito è l’ansia è palpabile nel settore. Dunque sino al 16 le cessioni multiple sono possibili e poi secondo molti si assisterà ad un vero e proprio stop dei cantieri che in parte è già iniziato.
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Molti sperano che l’insistenza delle forze politiche possa far cambiare rotta al governo.
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Ma ad oggi la situazione è questa.