Il Reddito di Cittadinanza è una misura introdotta per aiutare chi non riesce ad andare avanti. Ma può arrivare molto di meglio.
Sono tante le famiglie italiane che beneficiano del reddito di cittadinanza e che grazie ad esso possono vivere. Ma il Reddito di Cittadinanza è anche oggetto di critiche perché molti che si trovano in condizioni di gravi difficoltà per una serie di cavilli legati al l’ISEE non riescono a percepirlo e finiscono spesso in condizioni di grave pericolo e disagio. Caritas ha più volte denunciato come la povertà a seguito della pandemia sia aumentata in modo sensibile e tante nuove forme di povertà e lavoro povero stiano strangolando tanti italiani. Eppure sorprende come venga dato poco risalto mediatico ad una procedura di iniziativa popolare in atto presso l’Unione Europea che potrebbe letteralmente cambiare la vita di tutti coloro i quali si trovano in condizione di fragilità economica. Si tratta del Reddito di Base universale.
Ecco di che si tratta
Su questa pagina istituzionale dell’Unione Europea c’è la raccolta di firme. In sostanza tutti coloro i quali vorrebbero percepire un reddito di base che consenta loro una vita dignitosa al di là del l’ISEE e dei limiti previsti dal reddito di cittadinanza non devono far altro che apporre la propria firma e consentire a questo progetto di approdare al Parlamento Europeo. Il reddito di base universale è necessario perché il divario tra ricchi e poveri in Europa si sta allargando pericolosamente e perché l’evoluzione tecnologica renderà obsoleti sempre più lavori ed il numero di persone che concretamente potranno essere occupate diminuirà sempre di più. Numerosi studi infatti sottolineano come nei prossimi anni tra il 30 e il 50% dei posti di lavoro sarà distrutto a causa dell’innovazione.
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Anche il mito che il lavoro del futuro è quello del programmatore sta ormai tramontando.
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E’ di questi giorni la notizia che Google ha creato una intelligenza artificiale già oggi potrebbe sostituire un programmatore medio.