Il Superbonus e tutti i bonus edilizi sono nell’occhio del ciclone perché il 7 febbraio cambia tutto.
Il governo ha impresso una stretta fortissima ed inaspettata ed il mondo dell’edilizia trema. I bonus casa sono stati per anni un vero motore della ripresa italiana ed hanno rimesso in circolo tanto denaro. Ma poi sono arrivate critiche veramente pesanti. Molti hanno sottolineato che a beneficiarne sono stati soprattutto i ceti più abbienti. Ma ciò che sicuramente ha fatto cambiare idea al governo sul bonus sono state le frodi davvero ingenti emerse sui vari incentivi. Ben 4 miliardi di euro di soldi pubblici percepiti indebitamente. È arrivato prima il decreto antifrodi e adesso la stretta sulla cessione. Dunque attualmente la situazione è così: fino al 7 febbraio la cessione del credito non incontra alcun limite esattamente come è sempre stato. Ma dal 7 febbraio in poi cambia tutto. I nuovi cantieri avranno a disposizione una sola cessione del credito e i cantieri aperti ne avranno a disposizione solo una ulteriore.
Vediamo che succede dopo il 7
Una rivoluzione che le stesse forze politiche non vogliono. Forza Italia e 5 Stelle hanno chiesto al governo di ripensarci e forse ci sono spiragli. Ma le associazioni dell’edilizia sottolineano che cambiare le regole quando un cantiere già aperto e i contratti sono già stati fatti può essere devastante. Le associazioni di categoria sottolineano come questo possa rappresentare proprio una vera e propria istigazione a fare causa tra committenti e imprese edili. Infatti appare assai difficile che chi ha già un cantiere in corso troverà agilmente il modo di riorganizzarsi con le nuove regole. Dunque sono gli ultimissimi giorni utili per la sub-cessione e chi può ne sta approfittando ma tanti resteranno tagliati fuori. Ma dopo che succede?
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Secondo gli esperti ben pochi cantieri nuovi partiranno.
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Per i cantieri aperti, il rischio di blocco è forte.