Dalle banche e dal mondo dell’edilizia cresce la tensione per la nuova stretta sulla cessione dei crediti.
Questa nuova misura presa dal governo proprio non sta andando giù al mondo dell’edilizia e le ragioni sono piuttosto chiare. Con il decreto anti frodi il governo ha inteso bloccare le troppe truffe nate nell’ambito dei bonus casa. Ne sono nate varie polemiche ma il comparto dell’edilizia aveva sostanzialmente assorbito il colpo. Ma il nuovo limite alla catena infinita delle cessioni dei crediti sta creando un vero caos. Tutta la macchina dei bonus rischia di fermarsi e il danno può essere colossale per il mondo dell’edilizia. Tantissimi ci stanno ripensando. Secondo le associazioni di categoria e soprattutto secondo l’Ance con questa nuova stretta molti eviteranno di usufruire dei bonus ed il comparto rischia di fermarsi.
I nuovi limiti sono un pericolo
Ma il danno più forte riguarda i cantieri che sono già aperti. Ricordiamo che i cantieri aperti sono nati da un accordo tra committente e ditta che dava per scontata una cessione del credito illimitata e che non incontrava alcun tetto massimo. Ma come è noto adesso il governo ha fatto scattare il limite ad una sola cessione del credito e questo significa che tutti i cantieri aperti adesso dovranno rinegoziare i contratti in maniera tale da prevedere una sola ulteriore cessione del credito. Quello che le associazioni di categoria sottolineano è che questo farà nascere tantissime cause e contenziosi di vario genere che paralizzeranno i cantieri. Cosa succederà a tutti questi cantieri bloccati? Che danno può venire alle ditte e ai committenti?
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Il danno per il mondo dell’edilizia è sicuramente fortissimo, ma anche i committenti rischiano di veder sfumare il bonus e di essere costretti a restituzione delle cifre con aggravio di more e sanzioni.
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Se il lavoro previsto non si riesce a portare a termine perché non si trova un nuovo accordo con la ditta il rischio per il committente è assai elevato.