La tassa sui rifiuti subisce un profondo cambiamento e l’Arera prevede nuove regole che stravolgono questo fondamentale servizio erogato ai cittadini.
L’Arera ha stabilito nuove regole nei confronti dei comuni e dei gestori che dovranno cambiare il loro modo di gestire la raccolta dei rifiuti. Troppi scandali e troppi disservizi sono venuti fuori nel mondo della nettezza urbana e troppi cittadini si lamentano dello stato di degrado delle città. Dunque comuni e gestori dovranno erogare un servizio migliore e più omogeneo. Ma vediamo cosa cambia per i cittadini. Entro marzo i comuni dovranno adeguarsi e dovranno garantire standard migliori ai cittadini non soltanto sul fronte dell’igiene e del decoro urbano ma anche sul fronte di pagamenti, rateizzazioni e rimborsi. Se ci sono stati errori e se il cittadino ha pagato una cifra non dovuta, comuni e gestori dovranno garantire un rimborso celere ed efficace. Dovrà essere più facile per il cittadino entrare in contatto col gestore e far valere i suoi diritti. Inoltre dovrà essere previsto un meccanismo di rateizzazione per tutta una serie di soggetti.
Rate, rimborsi e qualità
Innanzitutto la rateizzazione dovrà scattare per chi beneficia del bonus sociale previsto per il settore energia e gas. Ma anche tutti i soggetti che si trovino in condizioni di fragilità economiche devono essere beneficiari di rateizzazione. Ma anche nel caso in cui l’importo superi del 30% la media dei due anni precedenti si può passare alle rate. Migliori standard qualitativi poi dovranno essere garantiti in merito al ritiro della spazzatura direttamente a casa dell’utente quando ciò sia richiesto dallo stesso. Inoltre comuni e gestori dovranno essere più chiari in merito al servizio erogato e dovranno essere più facilmente raggiungibili per segnalare disservizi o per chiedere il ritiro in casa di alcuni rifiuti ingombranti.
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Insomma un miglioramento qualitativo ed un po’ di respiro per chi non ce la fa a pagare.
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Ma il tutto andrà a regime dal 2023.