L’Agenzia delle Entrate dice la sua su un caso molto particolare e come di consueto va ad evolvere la normativa sul Superbonus 110%.
L’Agenzia delle Entrate è stata interpellata sul caso di una demolizione e ricostruzione finalizzata a fondere insieme due unità abitative. Sostanzialmente la domanda che il contribuente ha posto all’agenzia riguardava un un edificio con due appartamenti. Dunque un piccolo condominio composto di soli due appartamenti ciascuno col suo proprietario. L’idea è quella di distruggerli e ricostruirli come un’unica abitazione. Ma che succede in questo caso al superbonus? È un caso sicuramente particolare e spinoso e il contribuente ha fatto più che bene ad interpellare l’Agenzia delle Entrate su una situazione così anomala. L’agenzia non si è tirata indietro e ha risposto con la risposta numero 40 del 22 gennaio 2022. È un caso particolarissimo, ma può far luce e può definire meglio questo bonus perché si parte da un condominio benché molto ridotto e si arriva ad un’unica unità immobiliare.
Un principio importante per molti
L’Agenzia delle Entrate dopo un ampio preambolo necessario per contestualizzare il caso particolare proposto ribadisce un principio cardine di tutta questa materia. La situazione che prevale è quella prima dell’inizio dei lavori. Di conseguenza il contribuente non deve restare frastornato dal fatto che una situazione di fatto si trasforma in un altra. Va tenuta presente la situazione prima dell’inizio dei lavori. E ciò vale da tutti i punti di vista. Quindi sia che i dubbi riguardino i limiti di spesa o che riguardino i termini o qualsiasi altra cosa semplicemente bisogna applicare la normativa relativa a ciò che c’è prima dell’inizio dei lavori.
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Questo principio in realtà è prezioso perchè aiuta il contribuente ad orientarsi in tutti quei casi particolari e confusi nei quali i lavori vanno a modificare anche catastalmente i luoghi.
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Ma il vero problema ora è la stretta sul limite ad una sola cessione. Ne parliamo negli articoli linkati.