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Fondo perduto riduzione canone di locazione: Ag. Entrate lo taglia

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Salvatore Dimaggio

Il Contributo a fondo perduto per quei padroni di casa che in vista della pandemia di Covid hanno abbassato il canone di locazione, subisce una batosta.

Il contributo che premiava i padroni di casa che riducevano il canone agli inquilini è stata una misura molto apprezzata da tanti. Il governo ha voluto premiare quei locatori che rendendosi conto delle oggettive difficoltà dei loro inquilini siano venuti loro incontro riducendo il canone d’affitto. Per questo il governo ha creato questo contributo a fondo perduto per ristorare almeno in parte il locatore del danno subito. Questa misura come dicevamo è stata molto apprezzata, ma una recentissima risposta dell’Agenzia delle Entrate la puntualizza meglio ed in un certo senso purtroppo la riduce. Vediamo che cosa è successo. L’Agenzia delle Entrate offre una delle sue risposte all’interpello che come ben sappiamo sono capaci di ridefinire i contorni di una misura governativa.

Una risposta che deluderà molti

In particolare l’agenzia si concentra sulle modalità per avere accesso al fondo perduto per quei padroni di casa che hanno ridotto il canone di locazione. Il fisco ricorda che ci sono determinate condizioni necessarie per poter avere i contributi a fondo perduto legati alla pandemia di covid. In particolare lo fa con la risposta numero 38 del 2022 appena pubblicata. Il fisco ricorda che la misura è prevista per i comuni ad alta tensione abitativa e che l’appartamento deve costituire l’abitazione principale dell’affittuario. In questo caso si può avere accesso al contributo a fondo perduto pari al 50% della riduzione del canone. Ma il tetto annuo è stabilito comunque in €1200. Dunque quei locatori che dal 25 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 hanno ritoccato verso il basso il contratto d’affitto potranno beneficiarne.

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Ed ecco cosa dice la risposta.

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Quindi l’Agenzia delle Entrate va a sottolineare in relazione al caso specifico sottoposto ma ovviamente anche per tutti gli altri che quei contratti rinegoziati prima del 25 dicembre 2020 non hanno diritto a ricevere il fondo perduto.

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