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Cartelle esattoriali 2022: nuove regole, termini, rateazioni e scadenze

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Salvatore Dimaggio

Con la fine del 2021 possiamo ben dire che è terminata quella sorta di tregua che il fisco aveva voluto porre in essere nei confronti dei contribuenti.

L’esecutivo è a caccia di soldi perché l’esborso straordinario dei bonus ora deve essere ripagato. Una questione spinosa dal punto di vista etico e politico perché molti criticano il fatto che i bonus in realtà siano andati per la maggior parte alle fasce più ricche del paese mentre ora dovranno essere tutti quanti a ripianarli. Ma mettendo da parte la politica, sicuramente questo 2022 le cartelle esattoriali saranno molto meno amichevoli. Una notizia positiva viene sicuramente dal fatto che tutte le cartelle esattoriali notificate tra il primo gennaio 2022 ed il 31 marzo 2022 avranno una scadenza per il pagamento piuttosto particolare. I soliti 60 giorni vengono addirittura triplicati a 180. Dunque per tutte le cartelle che arriveranno nei primi tre mesi di quest’anno si avranno ben sei mesi di tempo per il pagamento.

Il fisco del 2022 è più duro, ma ci sono speranze

La cosa positiva è che in questi 180 giorni non si incorre in more e neppure si incorre in interessi. Ovviamente scaduto questo termine ci saranno i consueti problemi per i contribuenti. Ma il tema caldo è la rottamazione quater e il ritorno di saldo e stralcio. In Parlamento molti li chiedono a gran voce perché la situazione di tante famiglie ed imprese italiane è veramente critica. Il dibattito è molto forte e alcuni analisti sono convinti che queste misure torneranno assai presto. Soprattutto fa paura la fragilità delle famiglie più deboli e il forte indebitamento anche delle aziende. Vedremo se è in quali termini effettivamente queste preziose misure potranno tornare forse già nei primi mesi di questo 2022.

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Ma questi 6 mesi di tempo per il pagamento basteranno a far respirare i contribuenti?

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Molti ritengono che la precarietà economica e l’inflazione richiederanno misure extra.

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