Il Superbonus 110% è stato oggetto di numerosi interventi che lo hanno trasformato in modo più profondo di quanto non appaia.
Sostanzialmente il Superbonus 110% è stato confermato nella manovra finanziaria ma sarebbe un errore credere che solo per questo sia rimasto immutato. Innanzitutto il superbonus è cambiato per quanto riguarda ville, villette ed abitazioni unifamiliari. Per queste infatti il bonus finisce nel 2022. Anzi per arrivare alla fine del 2022, a metà anno si dovrà presentare una dichiarazione che testimoni un avanzato stato dei lavori. Ciò sottolinea come il governo abbia voluto in un certo senso limitare l’accesso al bonus per questa tipologia di immobili. Tuttavia almeno non è stato previsto il tetto ISEE inizialmente pensato. Ma le novità più corpose riguardano i condomini composti da più edifici. E’ con la risposta dell’Agenzia delle Entrate datata 13 gennaio 2022 che si parla dei supercondomini vale a dire quei condomini composti da più edifici. Questo nuovo intervento dell’agenzia delle entrate va a diradare parzialmente la nebbia che avvolge la normativa sul superbonus relativamente ai supercondomini. Parlando di condomini composti da più edifici risultano evidenti i dubbi circa l’applicazione delle usuali regole del superbonus.
Ecco le novità per i supercondomini
Il doppio passaggio di classe energetica va calcolato e monitorato per ogni singolo edificio che sia realmente al centro di intervento coperto da bonus. Quindi gli edifici vanno verificati, dal punto di vista del miglioramento energetico in modo assolutamente autonomo. Per quanto riguarda le deliberazioni dell’assemblea condominiale per stabilire le maggioranze si rimanda ai regolamenti condominiali del supercondominio. Vediamo cosa dice la risposta dell’Agenzia delle Entrate per quanto concerne la scelta tra cessione del credito e sconto in fattura.
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Vanno inviate tante comunicazioni per quanti sono effettivamente i fabbricati coinvolti dalla richiesta di bonus.
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Dunque un importante elemento di chiarezza per i supercondomini.